324 RELAZIONE DI LORENZO PRILLI nepote. Tra questi cardinali alcuni nc sono letterati e di buona vita ; e si può dire con verità che le cose del Sacro Collegio passano ora assai bene rispetto ai tempi passati ; e piaccia al Signore Dio di migliorarli ancora e di perfezionarli, poiché sono i candelabri che hanno da illuminare tutta la Cristianità. Tutti questi illmi. cardinali, quando parlano con i ministri della Serenità Vostra, mostrano di stimare grandemente questa Serenissima Repubblica. La chiamano ornamento d’Italia ; ammirano la prudenza del suo governo; confessano che alla Santa Sede conviene stare unitissima con lei; ed io debbo confessare questa verità che in alcuni atti esteriori Vostra Serenità é stata trattata in mio tempo molto onorevolmente dalle loro Signorie Ilime., poiché in tutti i tempi io son stalo onorato ed accarezzato grandemente, e in questa fine con estraordinario favore sono stato visitato dalla maggior parte del Collegio, e massimamente dai maggiori, e da Farnese in particolare, il quale come decano non è solilo visitare alcuno. Con tulio questo pochi anzi pochissimi sono quelli nei quali si possa confidare anco mediocremente, e molti quegli altri che si fanno lecito traversare i suoi negozi, e parlare delle cose ed azioni sue con troppa libertà e mordacità; il che assai volte accade per interessi particolari, stimandosi da molti gl’interessi privali più che non si dovria , ancorché deboli e di poca importanza ; il che ho molte volte osservato con mia grandissima meraviglia, considerando massimamente il gran rispetto che portano agli altri principi inferiori in tutte le cose benché minime. Son poi andato ricercando le cause di questo effetto, le quali a me pare che siano: 1’ una, la dipendenza che hauuo i cardinali con altri principi, i quali, o siano oltramontani o italiani, tutti, eccetto però i francesi per diversi rispetti loro propri, mirano in questa Serenissima Repubblica e procurano di abbassare la sua grandezza e riputazione. L’altra è la sicurtà che hanno questi cardinali di ricevere poco benefizio e poco danno dalla Serenità Vostra, e massimamente nei negozi del pontificato. Per terza ed ultima si può mettere la universale inclinazione loro al pontificato, al quale gli pare di non potere aspirare con ni una via mi-