-1 ”»8 RELAZIONE DI GIOVANNI DOI.FIN pensa insieme fare una buona compra ed ingrossare assai nel Ferrarese, cercando d’accostarsi ancora agli Stati di Meldola, comprati dal signor Gio. Francesco, ed investire insieme grossa somma di denari, con pensiero di poterli unire un giorno tutti insieme, e con privilegio del Papa godere d’ogni cosa con assoluto dominio. E di già il signor Gio. Francesco, con la spesa di centoquaranlasettemila scudi, cava da quegli Stati, con 1’ aiuto di certi mercati introdotti e di molti ordini dati , più di quindici o sedicimila scudi. Ancora, dopo questo, ha il medesimo sig. Gio. Francesco acquistato nei medesimi Stati per altri diecimila scudi d’entrata; ma per quello ch’io so non vuole ingrossar più in quelle parli, tenendo pensiero assai fermo di potere avvantaggiarsi più, con 1’ aiuto di Spagna, nel Regno di Napoli ; cosa che il cardinale mostra di non volere assentirvi in modo alcuno, se bene Dio sa quello che sarà; e voglia il cielo che non vi si metta, per il pensiero che vi pongono gli Spagnuoli, e per la poca cura de’ Francesi, attendendo 1’ uno e I’ altro di questi due ad accumular danari, e ad arricchirsi quanto più si possa credere. Ed il signor Gio. Francesco, oltre trentamila scudi e più d’entrata che ha del suo, ne gode come generale di Santa Chiesa dodicimila, come castellano di Sant’Angelo seimila, come governatore di Borgo quattromila, e come capitano delle guardie del Papa tremila, oltre alcuni monti ed oiBzi donatigli da Sua Santità per aiuto di costà; talché si fa conto che tiri più di sessantamila scudi l'anno, e la sua spesa ordinaria è leggerissima ; onde con queste grosse entrate, e con i presenti che sono donati a questi due signori, si fa conto che, se viverà il Papa ancora qualche anno, come può essere facilmente, resteranno essi molto ricchi, e muoia quando si vuole, resteranno sempre bene accomodati. Il signor Gio. Francesco ha quattro figliuoli maschi e cinque femmine, ed ha spirito grandissimo, pensando di maritare le figlie non solamente nelle prime famiglie di Roma, come in un nipote del cardinal Savelli ricco di cinquantamila scudi d’entrata, o nel duca d’Allemps ricco anch’egli di più somma, ma in un figlio del marchese del Vasto, ed ancora nel