14« RELAZIONE DI GIACOMO SOBANZO 11 Cardinal Gambara si può dire veramente che sia tutto della Serenità Vostra, non mancando mai di tutti quegli uffici che si possono immaginare maggiori per dimostrare il suo buon animo e la riverenza che le porta ; ed essendo amicissimo del Cardinal Borromeo, mi son sempre valso di lui nei negozi di Vostra Serenità ; e mi ha molte fiate replicato che se ella comanderà a chi egli debba dar il voto suo per 1’ elezione del nuovo pontefice , 1’ obbedirà sempre. 11 Cardinal di Padova (1), che è vescovo, è stato a Roma in mio tempo, e mi ha dimostrato tanta buona disposizione verso la Serenità Vostra, che non potrei dire maggiore; onde avendo ad essere, e per le sue virtù e per la ricchezza e autorità dello zio, un gran cardinale, la Serenità Vostra può anco esser certa di aver in quel Sacro Collegio un cardinale suo confidentissimo ed amorevolissimo. Dei cardinali Delfino e Condendone non ho che dire alla Serenità Vostra , non essendo stati a Roma nel tempo mio (2) ; ma non resterò di dire che la morte ha levato alla Serenità Vostra un gran cardinale, che era l’Illmo. Nava-gero (3), il quale ed appresso il pontefice ed appresso i cardinali e tutta la Corte era in stima tale, che poteva come qualsivoglia altro sperare il pontificato. Con gli altri cardinali mi son trattenuto assai, avendoli più fiate visitati ed onorati, tutto a fine di renderli grati e benevoli alla Serenità Vostra. Circa all’elezione del futuro pontefice, sia certa la Serenità Vostra che non fu mai tempo che con manco fondamento se ne potesse parlare quanto è il presente, come anco giudicano tutti i più intendenti di questo maneggio; perchè, prima, il pontefice mostra vita per qualche anno, e difficilmente si può ragionare di cosa che non abbia ad esci) Luigi Pisani, creato il 12 marzo 1565 , nipote del Cardinal decano. (2) Zaccaria Delfino e Gioan Francesco Comendone furon pur essi nominati il 12 marzo 15G5 mentre si trovavano Legati, il primo in Germania e l’altro in Polonia. 11 Delfino era, come il Da Mula, in disgrazia del Governo Veneto, come vedremo dal documento che siamo per darò in seguito di questa Relazione. (3) Morto pur allora, sulla fine di maggio del 1565, nella sua diocesi di Verona. Intorno a questo insigne porporato può vedersi il cenno biografico che ne abbiamo dato a pag. 366 del precedente Voi. delle Relazioni di Roma.