TORNATO DA BONA NEL 1563. 89 ho detto di sopra , l’entrata ordinaria essere stata non pure impegnata, ma quasi tutta venduta , e non vi è più modo di cavarne se non col venir alla vendita delle città. Molli luoghi, che potriano esser ridotti in fortezza, restano aperti e in mano di chi vi disegnasse sopra ;e i sudditi, altre volte tanto divoti alla Sede Apostolica, ora, per le gravezze che sentono, sono non pur poco contenti, ma in gran parte disperati ; ed ho udito tra gli altri quei delle comunità di Ravenna e Cervia chiamar felicissimi i tempi in cui erano sottoposti a questa Eccellentissima Repubblica. Per questi rispetti e cause si può concludere, lo Stato Ecclesiastico esser talmente debole, clic chi ne è padrone non può nè deve pensar di conservarlo in altro modo che col mezzo della pace. E però Paolo IH di felice memoria, come buon conoscitore di questo, usava dire che conveniva ai pontefici, quando ricevevano qualche mala satisfazione da alcun principe, risentirsi in parole, ma non mai ridursi ai fatti, per non aver occasione di scoprir la propria debolezza. Ma Paolo IV, che ebbe gli spirili così veementi, volle passar tanto innanzi che venne alla prova, e mostrò al mondo quanto poco erano da stimar quelle forze. Il che ha causato che d’allora in poi i pontefici hanno perduto tanto di riputazione nel temporale, quanto si vede che hanno fatto e vanno facendo tuttavia nello spirituale. Ho detto fin qui quanto m’è parso necessario circa le condizioni, consigli e forze del Pontefice; dirò ora brevemente quello che sarà da me giudicato a proposito delle qualità de’ suoi più congiunti di sangue, dei ministri e corte della Santità Sua. Si trova il Papa aver al presente, come ho detto di sopra, quattro nipoti di sorelle, tre figliuoli di Chiara maritata al conte di Altemps, e uno di Margherita che fu moglie del signor Gilberto Borromeo. Delli tre primi mi occorrerà parlar poco, essendo poco o niente adoperati da Sua Santità, perchè il conte Annibaie, che è il maggiore, fu studiosamente mandato da lei alla corte del Re Cattolico per levarselo dinanzi , e insieme levar la concorrenza che faceva al conte Federico Borromeo, al quale non voleva cedere in conto alcuno. Questo non ha altro che li beni paterni, che non pas-Foi. X. 12