TORNATO I)A ROMA NEL 1560. 57 esso Sig. Duca, che (in da principio si è sempre governalo con grau discorso e giudizio, procurò subito di maritarsi in persona confidente dell’Imperatore; onde prima tentò d’aver la figlia naturale dell’ Imperatore ora Duchessa di Parma, ma non la potendo avere, prese poi la figlia di Don Pietro di Toledo, allora viceré di Napoli, per il qual mezzo li fu facile, essendosi con questa via fatto confidente dell’Imperatore, con l’occasione, per certa somma di danari, acquistar da Sua Maestà quel castello, nel quale poi, parte perchè non si confidava molto di gente italiana, e parte perchè desiderava dar causa all’ Imperatore di confidarsi in lui maggiormente, e pigliar la sua protezione, pose lutti spagnuoli per guardia, come fece a Pisa e Livorno, sue principali fortezze. Con questi mezzi, e con molti servizi che con l’occasioni fece all’lmpera-tore, si guadagnò talmente la grazia di Sua Maestà, che si acquistò gran riputazione presso di ognuno, onde fu sempre molto più riverito e temuto dalli sudditi e rispettato dalli principi di quel ch’era per innanzi ; di modo che mantenutosi nello stato suo, e venuta l’occasione della guerra di Siena , si seppe cosi ben governare nel negoziare con i principi, che dando speranza a’Francesi d’accordarsi con loro, s’assicurò di non aver danno da quell’esercito, e con la gelosia che diede al re Filippo, dubitando quel re eh’ei non facesse appuntamento coi Francesi, operò si che Sua Maestà Cattolica si contentò, con certi patti e danari avuti, di cedergli Siena con tutto quello Stato, eccetto li porti di marina ; onde finalmente di esso per questa ultima pace (1) si è impadronito. Dal che li è venuta tanta grandezza quanta in questi tempi potesse mai conseguire; perocché si può dire che sian raddoppiate le sue forze, avendo acquistalo sei città che sono in quel dominio, il quale è lungo forse 70 miglia, e 35 in 40 largo, tutto fertile ed abbondante di vini, biade e pascoli d’animali, cose che mancavano assai al ducato di Fiorenza, oltre che per questa via accrescerà le sue ordinanze d’altri 10,000 uomini, sicché n’averà "22,000, e s’avrà sottoposto un dominio, il quale avendo combattuto coi Fiorentini nelli tempi passati (1) La pace di Castel Cambrese. Voi. X. 8