144 RELAZIONE DI GIACOMO SORANZO messo molto innanzi, e massime se Borromeo terrà i voti delle sue creature uniti ; ma perchè non sta alla Corte, difficilmente si può fare più che tanto di giudizio (1). Ma non resterò di dire che il Cardinal Borromeo, se bene non ha più che 27 anni, tanto esemplare è la vita sua, e tanto grande si conosce il bisogno del pontificato esser che si muti vita , che si è tenuto sin qui che se il papa vivesse qualche anno, e eh’ egli si tenesse i cardinali più benevoli e più uniti, si potrebbe metterlo in molta considerazione; ma lui si dimostra alienissimo da questi pensieri, e ha detto anco a me che il pensare a cose tali è troppo gran temerità e offesa a Dio, e però che in modo alcuno non è per pensarvi mai. Questo tanto ho voluto dire, piuttosto per aprir il senso mio alla Serenità Vostra, che per portarle alcuna cosa di certo, essendo verissimo che la morte di un cardinal papabile, e una promozione di cardinali rompe lutti i disegni, e bisogna necessariamente venire a nuovi discorsi e nuove pratiche ; ma è anco verissimo che non vi è cardinale sopra del quale di comune consenso si faccia giudicio che possa riuscire papa, non vi essendo stato già molti anni Collegio così numeroso di uomini manco illustri di questo (2). Avendo espedito tutte le altre parti, resta solamente che io rappresenti alla Serenità Vostra lo stato nel quale si trova Sua Santità con gli altri principi; ma per fondamento dirò che essendo restata la Santità Sua mal soddisfatta di tutti nella trattazione del Concilio, fece ogni opera per ridurlo a fine, non guardando a promettere molte cose, con animo anco di non effettuarle tutte ; e quello finito (3), parendole di non aver più bisogno di alcuno , chiaramente si è dimostrata di esser mal satisfatta d’ognuno, ma verso chi più e chi meno, secondo che aveva preso mala soddisfazione. Al che s’è aggiunto, che avendole addimandato quasi tutti i principi aiuti di beni (1) Mori esso cardinale Pier Francesco il 12 novembre 1566. (2) Il successore di Pio IV fu, come è nolo, il domenicano Michele Ghislie-ri, che sali nel di 7 gennaio 1566 al soglio pontificio sotto il nome di Pio V, e fu I’ ultimo dei papi canonizzati dalla Chiesa. (3) 11 di 4 dicembre 1563, come altrove abbiam detto.