AMBASCIATORE STRAOKD1NAHIO A PIO IV. !7 Stato di Milano e del Piemonte (1). Ne raccomandò la religione e il Tribunale dell'Inquisizione con parole piene di zelo: ne raccomandò strettamente il suo Nunzio, per dignità della Santa Sede e per quello che spetta al carico suo; e finalmente li suoi ministri. £ aggiunse: « Desideriamo che il mondo sappia che » siete religiosi; e vogliamo che l’autorità del Patriarca vo-» stro non sia interrotta »; replicando che farebbe sempre per questo Dominio tutto quello che conoscesse essere di suo benefizio, senza esser richiesto; e che quello che dimandassimo, eh’ egli non sapesse, pure lo farebbe volentieri, come ha fatto finora. Poi soggiunse alcune parole clic accennano che non si debba torgli dell’ autorità sua; ma che si dimandi, e si otterrà quanto desideriamo, purché lo possa concedere con onor suo. Considerati i ragionamenti del Papa, ci pare che si debbano fare tre cose. La prima, che in fatti ed in parole si porti quella riverenza che si conviene alla Santa Sede, e massimamente alla persona del Papa, che tanto ama ed onora questo Dominio. La seconda, che non gli si tolgano le sue giurisdizioni, e che i signori Avogadori, per non turbar l’animo di Sua Santità, le abbiano tutti quei rispetti clic si conviene, li quali ho visto che molte volte non si hanno. La terza, che domandando Sua Santità qualche piacere, questo Dominio possa e vòglia fare che presto li sia concesso ; avendo Ella medesima detto in varie occasioni: qui cito dal, bit dal. Noi ambasciatori, per quel che abbiamo potuto comprendere, crediamo che se questo Stato farà quello che ricordiamo , si avrà dal Pontefice tutto quello che si vorrà, quand' egli possa concederlo con onor suo. Per tornare al proposito della licenza di partire, il Pontefice fece venire a sé uno eh’ io credo suo cameriere, il quale aveva in mano uno scatolino con cinque anelli, quattro di diamanti ed uno di smeraldo. Dei quattro di diamanti ne diede uno per uno a noi tre, che per debito nostro, insieme alle catenelle e crocette del legno della Croce, abbiamo presentati all’ 111. Collegio in mano dei Segretari ; l’ altro dia- li) Allude alle restrizioni che i Francesi avevan poste nel trattato di Castel Cambrese alla restituzione degli stati al duca Emmanuel Filiberto. Voi. X. 3