LIBRO SETTIMO. '311 ¿aiTe loro confidenza di attendere vantaggi dalla dilatione. 16S9 Fatti paflare, come fi difle, dal Campo fotto Belgrado prima a Rottendorf, e poi a Vienna gl’inviati Turchi, Sulficar Effendi , e Mauro Cordato , hebbero doppo qualche tempo l’honore di prefentarfi all’imperatore, al quale confegnarono la lettera del Sultano, havendo fatto tenere aH’Ambafciato-re di Venetia, & Inviato di Polonia le dirette a’ loro Pren-cipi, eh’ erano d’ uniforme tenore ; partecipando il Sultano l’affuntione fua al Trono, & il defiderio della Pace. Perii trattati dettino f Imperatore il Conte di Staremberg Vice Prefidente di Guerra, il Conte Chinfchi Cancelliere di Corte , & il Generale Caraffa . S’ unirono alli medefimi per la Republica di Venetia Federico Cornaro Cavaliere, Ambafcia-tore fuo ordinario in quella Corte, e per lo Rè di Polonia Michele Racquofchi Inviaro edraordinario. Il luogo del Con-greifo fìi nella Cafa publica, che fi dice della Città . Stava in una danza addobbata una tavola , per lungo della quale da una parte in faccia della porta fedevano prima li Minidri di Cefare, e poi l’Ambafciatore Veneto, tutti in fedie uguali , e doppo quelli in fcanno differente il Miniilro di Polonia, in riguardo deH’inferiorità del carattere , che teneva d’ Inviato . Dall’ altra parte della tavola in faccia a’ Deputati Cefarei erano preparati per gl’inviati Turchi due fcanni fi-niili a quello di Polonia „ Prima d’eifere introdotti fecero quefH difficoltà d’eifere podi in quel fito, dimandando di ilare in capo della tavola , al che non effendo flato affentito , prefero ripiego di federe nel luogo affegnato loro, ma di ilare lontani fette in otto paffi , e con le fedie non totalmente rivolte alla porta della danza, ma un poco più alla parte. Sbrigati i foliti preliminari con l’oftenfione delle Plenipotenze ricercarono gl’imperiali, che prima d’ entrare in negotio folle loro fatta la confegna del Techelì j mà refiilendo co-ftantemente i Turchi non immorarono nella pretefa . Furono poi invitati a proporre le conditioni , con le quali defi-. deravano la Pace T e doppo qualche infidenza, perche a loro ptima fodero fatte le dimande da’Collegati , cederò il punto. Eftefero dunque gl’inviati Turchi una propofitione, itìUfPa£ che fu alternativa, cioè di breve tregua > & ìjj quedo cafo *