12 DELAZIONE DI MELCHIORRE MICHIEL » regia anche, perchè cadauno di voi vi potete nominare ed » esser chiamati re; ed avendo quella Repubblica il buon go-» verno che ha, si può sperare che debba esser perpetua ». E soggiunse che tanto era il desiderio suo di far piacere a questo Dominio, che mai sarebbe ricercato indarno di cosa alcuna che sia in sua libertà e possa fare con onor suo. Serenissimo Principe! questo lungo ed amorevole ragionamento del Papa fu tale, che in casa poi coi chiarissimi miei colleglli pieni di stupore concludemmo, che, se non mancherà da noi, questo Pontefice sarà sempre tutto nostro. Entrò poi Sua Santità in ragionamenti in certo modo pertinenti a Stato, e disse che non aveva da dubitare che alcuno la offendesse , perchè egli non voleva offendere alcuno, se non quando altri lo volesse offendere; che aveva modo di difendersi e di trovar danari; che aveva pagati cinquecentomila scudi di debiti lasciali da papa Paolo, e che ne voleva pagare altrettanti per mantenere la fede; che aveva da trecento-mila scudi di contanti, e quando ne avesse bisogno, ne saprebbe trovare un milione. Disse poi che nel caso che alcuno lo volesse offendere, credeva che questo Dominio Io vorrebbe difendere; siccome anch’egli per la difesa dello Stato nostro metterebbe i danari ed il sangue e la vita propria ; concludendo che non si potria far cosa più a proposito per 1’ uno e per 1’ altro Stato se non che il mondo conosca che tra Sua Santità e Vostra Serenità v' era buona intelligenza. E disse che con ogni poter suo voleva mantener la pace fra i principi cristiani, e massimamente in Italia; e che se alcuno avesse qualche pretensione, cercherebbe di persuaderlo che si contentasse di farlo conoscere con ragioni e desistere dalle armi. E sopratutto mirando a questa pace avea voluto parentare li suoi coi principi d’Italia, non volendo dare a’ suoi dello Stato della Chiesa neppure una pietra; soggiungendo: «Quando ve-» diate ch’io dia cosa alcuna dello Stato della Chiesa a’miei pa-» renti, voglio che possiate dire quod simus nostri dissimiles (1) ». Parlò poi del Concilio, e disse di voler riconvocare il Concilio in Trento a quel modo che ne scrivemmo a Vostra (1) Di questi parenti è diffusamente discorso nella seguente Relazione.