TORNATO DA ROMA NEL 1595. 423 siati molli e de’più insigni per dignità e per meriti; così poi all' occasione ne presterò particolar testimonio, come di soggetti che sono veramente degni della grazia e della benigna proiezione di Vostra Serenità. E perchè mi fu da Vostra Serenità più volte commesso ch’io dovessi procurare d’intravedere quali soggetti vi fossero in quella città, che potessero esser ben atti per servire alla Repubblica come capi da guerra, non ho mancato di questa diligenza per averne le debite informazioni ; e fu anco principiato con alcuni la trattazione, come ne avvisai gl’ illustrissimi signori Savi a ciò deputali : cioè il signor Orazio Farnese e il signor Celso Celsi, delle persone de’ quali diedi assai particolare informazione. Andarono poi ambidue in Ungheria con le genti di Sua Santi là, ed avanti il loro partire mi affirmarono l'uno e l’altro di conservare 1’ ¡stessa volontà di servire la Serenissima Repubblica; anzi con aggiungermi che più volentieri andavano a quella guerra per avanzarsi in alcuna esperienza e merito, per poter prestarle più onorato e utile servizio. Il signor Ridolfo Baglioni , che pur si ritrova con l’esercito ecclesiastico in Ungheria, ha mostrato di tenere il medesimo desiderio, conservando l’affezione e devozione, come dice, antica della sua casa verso questo Serenissimo Dominio. Vi sono altri soggetti della casa Orsina, Savella, Cesarina, Capizucca , e d’ alcun’ altra , i quali volentieri si applicherebbono a questo servizio ; ma la più particolare informazione di essi mi riserberò di dare a tempo più opportuno. Mi resta ancora di soddisfare all’ultima ma principalissima parte di questo ragionamento; cioè di trattare sopra l’intelligenze cha ora tenga il Pontefice con altri principi ; cosa sopra tutte le altre diflìcile , essendo sopra le forze umane, e solo a Dio riservati i secreti pensieri che si accolgono per l’animo degli uomini, ma tanto più de'principi, quanto che più degli altri cercano di tener nascosto l’intrinseco de’ loro alfetti ; onde è nato quel detto , che chi non sa dissimulare non sa regnare. Aggiungesi a questo un altro rispetto , che accresce molto tale difficoltà : però che non governandosi