428 RELAZIONE DI PAOLO PARUTA feudo di essa ; ¡1 quale però esortava che si dovesse assalire con F armi, con gli aiuti de’ Francesi che a ciò si offerivano, per spogliarne il re Cattolico. Oltra ciò hanno gli Spagnuoli proceduto in diversi negozi molto alteramente con Sua Santità, e principalmente negli affari di Francia e nell’assoluzione del re, sopra la quale si hanno assunto di voler non pur consigliar Sua Santità, ma quasi che con vari pretesti e minaccie violentarla a fare le loro voglie. E accresceva assai l’acerbità dell’ animo non pur del Papa ma negli altri della Corte ancora , che ciò fosse fatto in cosa più d’ ogni altra propria al Pontetice , trattandosi questo punto dell’assoluzione d’un penitente , nel che non aveva alcun principe laico da por mano. Onde quanto nel Pontefice è maggiore il desiderio di essere stimalo e riverito, tanto è più verisimile che nel suo intrinseco senta dispiacer maggiore quando vede non conseguirne l’intento , e che l'ingiuria e il disprezzo gli venga da persona a chi ha egli portato sempre gran rispetto e contra chi non possa farne vendetta. Sente anco il Pontefice con molto dolore, essersi presso molti generato questo concetto ch’egli sia troppo spaglinolo. Della qual cosa ragionando anco meco, ha molte volte procurato di giustificarsi facendone grandi attestazioni, e dolendosi particolarmente che in questa città fosse stimato e reputato per tale. Onde, siccome chiarissimo si vede che si reca questa cosa a grande ingiuria, forse non solo perchè gli levi la laude di quella neutralità ch’egli professa, ma anco perchè sia contro il suo più vero intento ed affetto, cosi è assai verisimile che per levarsi questa , eh’ egli medesimo reputa grave nota, volesse farne palesi dimostrazioni, quando non fosse ritenuto dal rispetto del timore, come tutti tengono che veramente sia; per il quale, più che per altra cosa, si tiene che abbia fatto molte cose onde si è concetta nel mondo quella prima opinione. Ma questa ribenedizione del re verrà a metterlo in necessità di aggrandire e sostentare la parte francese, che era sommamente nella Corte di Roma abbassala e declinata, per poter con questo appoggio procurarsi maggior sicurtà, stimando non poter tanto ora confidare negli Spagnuoli quanto già faceva; benché molti stimano, che usando gli Spagnuoli