-404 REI.AZIONE DI GIOVANNI DOLFIN Il quarto olfizio fra i cardinali è il camerlengato. il quale si vende, ed ora lo tiene il cardinale Gaetano , ed ha cura speciale delle cose spettanti alla Camera, della quale è capo, ed ha molte prerogative ed autorità principale. Dopo di lui sono nella Camera medesima molti altri gradi di signori principali , tutti compri, come d’auditore, ch’egli ancora ha grande autorità, di tesoriere generale, di commissario e di dodici chierici, oltre altri ministri infiniti di poco rilievo, che se volessi parlare di tutti consumerei troppo tempo. Questi offici nominati si pagano, i primi, cioè auditore e tesoriere, settantamila in ottantamila scudi d’oro l’uno; gli altri da trentacinque sino a quarantamila; e tanto basti circa il governo presente della Chiesa. Ora, finito questo secondo capo, verrò a parlare brevemente dell’entrate di danari e delle forze. Cava la Sede Apostolica dai suoi Stati più di un milione e ottocentomila scudi 1’ anno, ma di questi resta tanto applicato ai Monti vecchi ed ai nuovi, che non rimangono netti, computalo Io Stalo di Ferrara , cosa certo mostruosa , cin-quecenlomila scudi, che quasi tutti vanno in spese ordinarie per il vivere della casa, provvisione de’cardinali poveri, salari de’nunzi, cappella, assegnamenti a cubiculari ed altri ollìziali di palazzo, auditori di Rota, provvisionati di diversi collegi , guardie del Papa , Castel Sant’Angelo, presidio ordinario d’Avignone, rócche diverse dello Stato ed altre provvisioni della Camera, governo di Roma, Rorgo , popolo romano ed elemosine. Queste spese assorbiscono tutte l’entrate, onde quando bisogna spendere straordinariamente, bisogna far sempre giuochi di tesla per trovar danari ; il che si può fare in diversi modi dai Pontefici, vendendo offici, moltiplicando gli ordinari e facendone dei nuovi, accrescendo l’imposizione nelle spedizioni de'benefizi, levando le provvisioni agli officiali non necessari, e ristringendo le spese de’cortigiani, della stalla, del palazzo, della cappella, delle guardie e molte altre; erigendo molti altri monti vacabili a nove e dieci per cento, e non vacabili al cinque , estinguendoli poi con la collazione de’ vescovadi ed altro dignità , ed anco introducendo nuove