TORNATO DA ROMA NEL 1595. 409 comunilà; e così a qualunque altra spesa, come delle galee nuovamente introdotte, è fatto un proprio e particolare assegnamento che non entra in questi conti. La spesa ordinaria di palazzo e della famiglia del Papa importa scudi novanta-mila , i quali si danno ciascun mese , cioè scudi settemila cinquecento il mese, al suo mastro di casa che ne rende conto. Sono anco fatte ordinarie, e di spesa rilevante, molte elemosine che si danno a diversi collegi e altri luoghi pii. Le quali tutte spese, per un conto eh’ io ho veduto distintissimo d’ogni particolare , ascendono a scudi quattrocento diecimila; e oltra questo, di tutta la somma delle entrate sopraddette, così ordinarie come estraordinarie, vengono ad avanzare scudi cento cinquantamila, de’quali si vale la Sede Apostolica per le spese straordinarie che non hanno alcuna certa regola o limitazione. Ma nelle fabbriche pubbliche già qualche anno si è speso e si spende assai, e molto più nei donativi o imprestili, che mollo all’ ingrosso sono stali fatti a diversi principi per diverse occasioni ; talché la spesa si va agguagliando con l'entrata. Ed è cosa certa che per mandar questi fanti in Ungheria è bisognato far intieramente la provvisione di tutto il denaro, non essendovene alcuna somma di ragion della Camera Apostolica , oltre i danari di Castello. Questo denaro tutto delle entrale dello Stato Ecclesiastico per antico istituto capila nel banco di alcuni mercanti particolari, ma però, per nominazione e deputazione fatta dal Pontefice, con nome e carico di depositario generale della Camera. E quanto al denaro che si tragge dalle città e terre dello Stato Ecclesiastico, ha ogni provincia la sua tesoreria o depositeria particolare ; chè con questi nomi chiamano I' ufficio del riscuotere il denaro pubblico. Il quale viene da esse tesorerie rimesso in Roma in mano del detto depositario ; nè si dà fuori se non per via di mandati che passano per mano di diversi , ma sono sempre sottoscritti dal Pontefice stesso e con particolare ordine del tesoriere di Roma : ufficio molto principale della Corte, e che ha particolar cura di questa amministrazione e dispensa, come ha in questa città il cassiera di Collegio. Ma come le entrate ordinarie dello Stato Ecclesiastico sono poche , così i modi Voi. X. 32