TORNATO DA ROMA NEL 1595. 365 • siccome, d’altra parte, procurando il simile, in quanto comportava la diversità della causa , quelli eli’ erano presso Navarra , ora re in Francia, hanno posto grandissimo studio per riconciliare esso re alla Sede Apostolica, con 1’ umiliarsi al Pontefice, e col far trattare cosi lungamente, e con sì grande pazienza , alla Corte romana sopra l’assoluzione del re, concorrendo in ciò il re medesimo, e sopra la redintegrazione sua nella grazia della Sede Apostolica, come finalmente è seguito. Quindi veramente è nato che i più grandi altari de’ principi siano al presente quasi tutti portali alla Corte di Roma ; perchè gli Spagnuoli, che tengono incessa un gran potere e molta autorità, e che per la grandezza di quel re hanno parte in tutti i negozi più gravi, così desiderano e procurano per loro vantaggio e servizio; sperando di poter con questi mezzi, col rispetto e autorità veneranda de’ pontefici , e col nome e con la maestà della Religione, ridurre più facilmente a’loro disegni le cose che tentano; e parimente sostentarsi appresso tutti gli altri potentati in maggior stima e riputazione. Ma principalmente nelle occasioni di leghe tra principi cristiani viene stimata di grandissimo momento l'amicizia e congiunzione del Pontefice, non per le forze sue temporali ( benché anco queste siano d’ alcun momento ), ma per l’autorità sua di farvi aderire altri principi, e per dare riputazione a tali imprese come più giuste e più legittime. Il che massimamente avviene nelle imprese che si prendono contra infedeli ; delle quali al Pontefice, come a capo del Cristianesimo, s’appartiene la principal cura. E nell’età passate, quando era maggiore il zelo della Religione , si è conosciuto ciò più chiaramente, bastando l’autorità e persuasione de'pontefici a mettere insieme potentissime forze de'Cristiani contra Saraceni e altri infedeli. E in questi ultimi tempi ha questa Repubblica stessa provato, nelle guerre contra Turchi, il primo ricorso convenire essere alla Sede Apostolica ; e il più utile e quasi necessario consiglio, l’avere in tali occasioni il Pontefice per primo autore e capo della lega , sicché con i suoi auspici principalmente s’ abbino a fare tali imprese, come è successo negli anni 1537 e 1570, avendo una volta Paolo III, e l’altra