271 DELL- HISTORIA VENETA *6$ 7 le Tempre inferire quella gente avara , & indiTcreta. Terminata T AmbaTcieria di Vienna uno di quei Soggetti, che la compoTero , £ù inviato a Venetia -, nell eTpoiitioni del quale non fi (coprì maggior fondamento di negdtio di quello, che fù con l’imperatore .. S’univa in tanto Totto il comando de i Generali dei Regno, ma con l’ordinaria lentezza, l’ETercito in Polonia,. & era ufcito il MeTe di Luglio prima , che il Rè haveife deliberato , Te doveva queft’Anno poitarfi a. comandarlo. La Regina gelofà della Tua falute, che s’andava continuamente debilitando per le frequenti recidive , volle haver il parer® de i Medici, i quali divilì d’ o-pinioneconiìgliavanopiù fecondo gl’intereilìdella Corte, che con i dettami dell’arte . Retto lungamente in pendenza la rifolu-eione con inutile confumo di tempo. Li Tartari in tanto fi facevano vedere a confini con le Tolite infette Tcorrerie r & i Turchi con numeroTo-convoglio providero Kaminiez . Per inferir loro qualche incommodo, fece il Generale uno ftaccameneo di cinque mille Cavalli per devaftar i feminati, ch’erano abbondanti ne i terreni coperti dal Cannone .. Sortì arditamente il prefidi© alla difefa, & attaccata calda fattione, furono li Turchi refpinti con perdita di Teicento. Fù poi concluTo , che l’ETercito tutto vi ii porta ile all’intorno, & erette diverTe batterie con mortati fi. tra»' vagliafle con le bombe con oggetto d’incenerirla ,, e metter in confufione il prefidio , onde potette naTcere qualche apertura di ccitfxjfoHt maggior vantaggio - Fu anco deliberato far- un ponte fui Nietteff Z'HÌf/oil Per marchiare verfo il Buziach contro i Tartari, overo in Valla-¿«¿hi p,» chia. Languiva però d’ogni configli© l’eTecutione , per la diTcor-*•“**- dia de i Generali, per l’inobbedienza de i Capi fubordinarire per la totale confufione delle coTe. L’ETercito era creditore di moke-paghe, per la renitenza d’alcune Provincie alle cciitribut ioni. Li Officiali per difettodi denaro non haveano adempite le reclute*, così che non fi numeravano fottoil’kifegne più di quattro mille Fanti, mentre per i foliti comparti dovevano ettere fedici mille, e la Cavalleria in luogo di trenta due mille non giungeva a dode-ci mille. Gelofo il Rè, che il-Gran Generale aipirafle alla Corona aoalo vedeva volentieri con il merito di grandi attioni : e que- llo con odiofa emulazione cercava abbattere la gloria del Rè , perche il Figliuolo fotte herede più di biafimi, che di bene-aaeren¿e . Il configlio de i Senatori era ridotto a fola appa-