36 RELAZIONE DI LUIGI MOCENIGO lificali, che altrimenti sarian restati sempre poverissimi; e si sono veduti da poco tempo in qua due paia di cardinali, che s’ è detto essere stati figliuoli di Paolo III e di diverse donne romane di condizione più che mediocre. Per questi esempj sono adescate le persone parte ad assentire e parte a non repugnar in tutto alle domande che li vengono fatte in questa materia, chi con speranza d’ acquistar dote alle figliuole, e chi con aspirar a cose maggiori ; e dirò che questa corruttela è proceduta così innanzi, che in molte case d’ assai onesta facoltà e condizione si fanno cose tali, ben con qualche rispetto, ma di consentimento di padre, madre e fratelli. Vi sono però anche molte famiglie che apprezzano tanto 1’ onestà delle donne sue, che per ogni gran partito che fosse lor fatto non assentiriano mai a cosa brutta. Ora che ho ragionalo a Vostra Serenità, e alle SS. VV. Eccellentissime di quelle cose che mi sono parse degne di notizia circa lo Stalo Ecclesiastico, corte e governo di Roma, e anco di quella propria citlà; parmi, poi che m’è avvenuto in questa legazione di ritrovarmi per mesi quattro e giorni otto a tempo di sede vacante, parlar alcune cose delti accidenti di quel tempo, li quali dividerò in due parti : 1’ una sarà circa le cose urbane e popolari di quella città, e I’ altra del Conclave, de’Cardinali, e modo dell’elezione del Pontefice. Io ho veduto, Serenissimo Principe, stando male Papa Paolo IV di santa memoria, innanzi eh’ ei morisse, tumultuar tutto il popolo di Roma, e postosi in romore e sollevazione andare a romper le prigioni con liberar tutti gl’incarcerati, correr a furia verso la casa di Ripetta deputata per le cose dell’ Inquisizione, metter a sacco tutta la roba che v’ era dentro, sì di vittuarie come d’ altre cose, che la maggior parte era del Reverendiss. Cardinal Alessandrino (1) sommo Inquisitore, trattar male con bastonate e ferite tutti li ministri dell’ Inquisizione che v’ eran dentro , levar le scritture gettandole a rinfusa per le strade, e finalmente porre fuoco in quella casa, eh’ era un bel palazzo, e fu abbruciata una gran parte di esso. Vidi esso popolo andar con gran molliti) Michele Ghislieri, che fu poi papa Pio V.