fto DELL* HISTORIA VENETA 1.689 la paga a quelli, che la godevano per favore. Diminuii rie-' chi ailegnamenti a gl’Huomini di Legge. Riformò diverfi de’ principali Timari, aggregando quelle rendite ail’Erario regio; e- con tali diligenze raccolfe rilevanti fomme di denaro, all’ amminiftratione del quale deftinò Soggetti di fede, e d’integrità , efaminando con fevere reviiìoni i paifati maneggi. Mutò diverfi Miniftri dipendenti dal paifato Vi (ire, &a lui poco inclinati. Quefte attioni, che lo rendevano grato all’ univerfale, non l’efentarono dall’infidie de gl’emuli, e dall* odio de’mal contenti, e particolarmente di quelli, che recarono nelle rifórme pregiudicati. S’unirono molti de’principa-li Bafsà, de’quali fi fece Capo il Chislar Agà, e con mali officii appretto il Gran Signore procurarono abbatterlo prima, che fi alfodafle nel pollo j ma fu follenuto dalli Capi della Militia , che fi moftrarono più difpoili a levare il Sultano dal Trono, che concorrere alla depreflìone del Miniftro . Sera aperto, come fi diife, un Congreflo in Vienna con gl’inviati Turchi per li trattati di Pace. Sopra queft’importanre materia volle il Viiìre ricevere il parere de’principali Miniftri dell’imperio. Furono efaminate le Propoiìtioni dell’ Imperatore mandate da gl’inviati, e fopra il rilafcio di molte Piazze difcordarono l’opinioni. Il Muftì, & il Cadilefchiere di Rumelia fi moftravano ardentemente inclinati alla Pace anco con qualche ceilione di Paefe. Il Cadilefchiere di Natòlia con alcuni foftenne loifervanzà della Legge , che prohi-bifee il rilafcio delle Città un tempo poffedute da’Muflulma-ni. Pacarono nel Congrelfo molte altercationi, e fu detto, che il rifultato delia Confulta foife fcrivere a gl’inviati, che fenza Belgrado non <1 poteva adherire ad alcun componimento i ma quando folle rilafciato con tutto l’occupato oltre . la Sava, sbaverebbe potuto applicare al concambio con altre Piazze. Poco fù difcojrfo fopra gl’altri Collegati , effondo indrizzate principalmente le mire all’aggiuftamento coni’ Imperatore, per battere poi gli altri , e particolarmente i Venetiani, contro i quali per li danni fofferti militava maggiore l’odio. Conofcendo però il Vilìre in quello ftato di cofe aliai lontana la Pace, erano tutti i fuoi penfieri rivolti alla Guerra. Da ogni parte dellìinperio raccolfe Soldati invitali-