TORNATO DA ROMA NEL 15S9. 34ii SS. VV. EE., le quali è solila laudare mollo e scusarle della pace che contrassero con i Turchi per i rispelli ben noti all’ Eccellenze Vostre. Ma il duca di Savoia sopra tulli i principi di Cristianità possiede la grazia di Sua Beatitudine e vien da lei soprammodo amalo ed accarezzalo. Principiò questa affezione quando il duca di Mantova dolendosi con Sua Beatitudine di certe mostre latte dal duca di Savoia vicino al Monferrato, e di ciò avendone scritto il Pontefice, n’ebbe in risposta da quel duca che s’eran fafte per esercizio delle sue genti, e non per tentar cosa alcuna , che non avrebbe mai ardito d’ingerirsi in alcun importante negozio senza il consiglio e comandamento di Sua Santità, della quale voleva viver sempre obbedientissimo figliuolo e servitore. Questa espressione di animo così risoluta dell’Altezza di Savoia ebbe potere di guadagnar talmente la grazia di Sua Santità, che poi così nell' impresa che già due anni fu procurata di Ginevra, come nell’impresa di Saluzzo, se gli è sempre mostrata favorevole, anzi fu principale autore di lutti quei successi, avendolo così consigliato ed ammonito. Ma quel che acquista al duca somma grazia e autorità appresso il Pontefice è che ancor non gli ha dimandato denari, ma solamente consiglio, tuttoché si sia ingerito in negozio così importante com’è l’aver preso il marchesato di Saluzzo, ed avere ardimento di difenderlo dalle armi potentissime de’ Francesi. Col granduca di Toscana si deve stimare che mantenga buona e fedele amicizia, poiché quel principe, mentre fu cardinale, fu principal causa che Sua Santità ascendesse a quel grado ; perchè mostrandosi gli Spagnuoli diffidenti di Sua Altezza , sdegnatasi per questo ed accordatasi con Esle, fecero pontefice la Beatitudine Sua. Oltre di ciò ha esso duca donalo a Sua Santità diversi corpi di galee e apprestamenti necessari per fornirle, le ha concesso liberamente molli banditi, e tuttavia continua in darle ogni sorte di possibile soddisfazione. Ama il duca di Ferrara vivamente, sì per essere esso feudatario della Chiesa , come per il segnalato favore del Cardinal suo fratello che ebbe così gran parte nel suo pontificato. E se bene quel duca nella differenza tra lui e i Bolognesi non Voi X. u