LIBRO Q_U ARTO. della Guerra. Principiarono però a predarli favorevoli l’orec-chie alle iniinuacioni del Pontefice , a gl’inviti delì’Imperato-re, e del Rè di Polonia, fopra il valor del quale, l'opra le forze di quel Regno (come fono infermi gì’humani giuditii) fi fondavano all’hora tutte le fperanic della comune felicità . La prima apertura, che fi fece nel Senato fopra la materia, fu di dar l’incarico a Domenico Contarmi Cavaliero, Amba-feiator ordinario in Vienna, di penetrar quali folfero le dif-pofitioni dell'Imperatore per la continuatione della Guerra. Fù ricevuta la propoiitionc con un pieno concorfo di voti ; così che fucceduti alle rifpofte , che afficuravano coftanza d’ animo in Cefare, glufficii del Conte Francefco della Torre fuo Miniftro , alli quali lì unirono lettere efficaci del Rè di Polonia , che ftringevano la Republica con gli ftimoli della gloria, c dcH’intcrelfc a dichiararli Collegata, fù data facoltà al Contarmi di maneggiar il trattato di Lega. Fù impugnata la propoiitionc da Michel Fofcarini, e da Afcanio Giu-itiniani fecondo Cavaliero, Savii del Confeglio. Confìdera-rono. Ejfer fempre incerti glefiti delle Guerre, ne {lare in potere di chi le principia il terminarle. Cbe con una battaglia sfortunata non fi dove a fapporre eftinta la Potenza Ottomana , fin all bora terribile a tutto il Mondo . Rifentir la Republica le affliti ioni della paffata Guerra , per la quale erano aperte piaghe molto profonde. Che all bora principiava il fuo refpiro, onde l’aggiùngerle nuovo travaglio, era un render per fempre difperata la fua fa Iute. Che tutti gl or di ni della Città erano impoveriti di denaro, paffato in gran parte nelle TSLa-tioni forajìiere per ISLavi, Militie, e monitioni, che simpie-garono nella trafcorfa Guerra . Cbe farebbe facceduta anche al prefente la ftejfa necefftà, & il traffico tutto della pia%%a di Veneti a farebbe caduto ne gli ftranìeri. Cbe le turbolente della Dalmatia non erano capaci a produr rotture con la "Porta. ISLon mancar efempii, chi in altre Guerre de i Cbri-fliani i Morlaccbi di quella Provincia habbiano infeflato il paefe Ottomano , ne perciò la Republica baver ne rifentito molefiia . Che i principali promotori del torbido prefente erano Sudditi del Gran Signore, il cbe valeva di evidente giuftifìcatione alle fine ere intentioni del Senato . Cbe an- i6Sj Iìifpe/ftij- ni delta publica ella Le^g. Impugna. tA ¿a! Fa-fi ariti, e Giù/} ilfiitrtt Savii ilei Confali*.