188 RELAZIONE DI PAOLO TIEPOLO religione ugonolta in quel regno, e se n’è più volle doluto apertamente ; e sebbene finora del Re ha creduto bene, nondimeno per vederlo da tutte le parti circondalo da Ugonotti, dubita molto che ancor esso sia contaminato e guasto; e come quello che tiene le cose di quel regno per disperate , non si cura dargli alcun aiuto, con tutto che prima dimostrasse cosi buona volontà, e che sotto questo pretesto facesse fare la provvisione estraordinaria di forse cinquecentomila scudi. Alla regina di Scozia prestò il Papa favore mentr’ ella difendeva la religione caltolica e sè stessa; ma dopo che pervenne in mano de’suoi nemici e che fuggì in Inghilterra, non può far altro che dolersi (1). Del re Cattolico ha sempre avuto il Papa ottima opinione, oltre che conosce molto bene che non è in tutta la Cristianità il più certo e potente avversario contro gli eretici ed infedeli, e che gli è necessario esserlo per suo interesse ; però è stalo più largo con lui solo che con lutti gli altri principi insieme, avendogli non solo confermato per cinque altri anni il sussidio del clero di Spagna per scudi quattrocento e ventimila all’anno, ma anco concessa per altrettanto tempo la decima sopra tutti i beni di quella provincia. Con tutto questo si è poi alteralo con i ministri del re per contese di giurisdizione, nel che è preceduto tant’ oltre contro alcuni di loro, quanto la Serenila Vostra ha già inteso; ma il re, parte temporeggiando , parte come meglio ha potuto, e parte ancora compiacendo , ha rimediato. Procura il re di Polonia di far conoscere al Papa ch’esso fa quanto può per conservazione della religione cattolica, perchè in tanta corruzione del suo regno, ed in particolare della nobiltà, impedisce le prediche pubbliche degli eretici, conserva i frati e le monache, e con l’esempio suo muove molti; ma con tutto questo non gli dà compita sodisfazione, perchè il Papa vorria che provvedesse con il rigore, cosa abborrita da lui per timore d’una sollevazione simile a quella di Francia. Del re di Portogallo ha il Papa da chiamarsi molto (I) Maria Stuarda si rifuggi in Inghilterra nel 1568, dove fu tenuta prigioniera per ben IN anni, e finalmente decapitata il di 8 febbraio del 1587.