84 RELAZIONE DI GIROLAMO SORANZO meno al tempo delle guerre di Paolo IV diede così buon conto di sè, che è stimato attissimo ad ogni grande ed importante carico (1). Esso è duca di Tagliacozzo e di Paliano, e signore di altri castelli d’importanza nello Stato Ecclesiastico; in modo che, se avesse i suoi beni liberi, averia più di 70,000 scudi d’entrata, ma sono la maggior parte impegnati. Altri di casa Colonna non vi è che sia in alcuna considerazione. Di casa Orsina, tanto divota a questo Serenissimo Dominio, vi è il sig. Paolo Giordano, genero del Duca di Fiorenza, che può avere fin 30,000 scudi d’entrata. Vi è poi il conte Nicola di Pitigliano, il quale quando possedeva il suo Stato avea fino 20,000 scudi d’entrata ; ora gli è restato Sorano , che potrà malamente sostenersi, non essendo più di tre miglia discosto da Pitigliano, del quale ne è in effetto padrone il Duca di Fiorenza, tenendovi Sua Eccellenza dentro la guardia e suoi capitani, ancora che in apparenza sia detto esserne il conte Gian Francesco , padre del conte Nicola sopradetto. Il quale va tentando col mezzo de’ principi dì esser rimesso ; ma finora par che tenti in vano, tornando troppo bene al Duca sopradetto quella fortezza, che è sul confine di Roma, e alla quale può venir sempre per il suo Stato. Vi è poi il sig. Giordano che è al servizio della Serenità Vostra , che certo ha nome di poter stare al pari, nella professione sua, di qualsivoglia altro signore italiano. Vi è il sig. Paolo, figlio del sig. Camillo capitano di così lunga esperienza, col sig. Giovanni suo fratello ; e vi è il sig. Giulio stimato un valoroso capitano, con qualche altro appresso ; e tutti si mostrano desiderosissimi di spender la vita e la roba in servizio di questa Eccellentissima Repubblica. Roma adunque, per le cause che ho detto, si può dire bella per sè, ma bellissima la fa parere la Corte, perchè certo è cosa singolare il veder in una città così gran concorso di tutte le nazioni del mondo, e persone di ogni stato, grado e condizione che dir si possa. Il che nasce per la speranza che può avere ognuno di condurre a fine i suoi disegni. Quello che è nato ricco, e che non resta contento degli (I) Ebbe in falli, come è nolo, quella d'ammiraglio pontificio nella lega del 70 contro il Turco, c in lai qualità si trovò alla giornata di Lepanto.