214 SECONDA RELAZIONE DI PAOLO TIEPOLO stumi e nel vivere più moderata e cristiana; in modo che si può dire che le cose di Roma , quanto alla religione, siano ridotte a buon termine, e forse non molto lontano da quella perfezione che può ricever l’imperfezione umana. Segnalatissima è stata la devozione di questo anno santo, nel quale, oltra quelli della citlà, son concorse persone da diverse parti d’Europa, ma da tulle le parti d’Italia in grandissima copia d’ogni qualità, e dallo Stato Ecclesiastico le ville, i castelli e quasi le citlà inliere fin a tre e quattromila uomini e donne di compagnia. Un solo ospitale domandato della Trinità (de Monti), che principalmente si prese la cura di ricevere, e per tre giorni alloggiare e spesare i poveri, ha usata questa carità, come si afferma, a circa dugentomila persone, con tanta regola ed ordine, e con spese così ragionevoli, che è stata certo cosa memorabile, senza che mai siano mancate le elemosine, non solo per supplire, ma ancora per abbondare in questa santa opera. Ma tornando al Pontefice , egli di nessuna cosa fa più professione che della giustizia, per averla nella corte di Roma, come giudice, innanzi e dopo il cardinalato, quasi sempre amministrala. Però, per quel che tocca lui, non manca ancora al presente d’ amministrarla , ed allora appar veramente allegro e conlento quando si ritrova in Segnatura, o in altro luogo dove si traili materia di questa natura, nella qual si sente d’intendersene quanto qual si voglia altro. Ma quanto più cerca d’ acquistarsi nome di giusto , tanto più lo perde di grazioso , perciocché concede molto manco grazie eslraor-dinarie di quel che abbia fatto altro pontefice da molti anni in qua, conoscendo molto bene che le grazie, per necessità, toccano l’interesse d’altri o il suo, e bene spesso disordinano la giustizia e il governo ; la qual cosa aggiunta al mancamento eh’ è in lui di certi oifici grati ed accetti, per la difficoltà massimamente naturale che ha nel parlare, e per le pochissime parole che in ciascuna occasione usa, fa ch’egli in gran parte manca di quella grazia appresso le persone, che alcuni altri sono solili d’ acquistarsi. Si comprende nientedimeno in lui desiderio non mediocre dell’aura popolare, poiché