LIBRO SETTIM O. 355 fonia ; l’altro a quello dell’Elettore di Brandemburgo , rin- 1690 forzato dalle Militie d’altri Principi di Germania $ & il terzo contro li Spagnuoli, Inglefi, Vefcovo di Munfter, & altri Collegati. Soiteneva con un’altro valido corpo di Gente il partito del Rè Giacomo in Irlanda . Alli Monti Pirenei con un buon nervo di Militie era inTeftata la Catalogna ; àc in Italia nelle Piazze di Pinarolo, e di Cafale numeroie Truppe (lavano difpoile. Tale fi faceva conofcere la Potenza della Francia in queili tempi, ma maggiore ancora appariva la direttione nel condurre la mole di così grandi intereilì. Comandò l’Armata in Alfatia il Delfino , ma non fù a quella parte alcun illuilre fucceifo, poiché tanto Egli , come gl’fi-lettori di Baviera, e di Saifonia, ch’erano alla reila de' loro Eierciti , fi tennero lontani da’cimenti , paifando il tempo della Campagna con reciproche (correrie , fenza che 1’ uno prendeife lopra l’altro alcun notabile vantaggio. Il caldo delle fattioni fù alla parte di Fiandra. Marchiavano luna contro l’altra, la Francefe guidata dai Mareiciallo di Lucernbur-go, e quella de’Collegati dal Prencipe di Valdech. Il concerto fra i Collegati era, che l’Elettore di Brandemburgo fa-ceife impreffione alla Mofella , e teneife occupati li Francefi condotti dal Signor di Bouflers nel tempo , che fi accodavano le Armate in Fiandra : ma ritardata la moifa de’ Bran-dernburghefi, Teppe così bene profittarfi il Marefciallo di Lucem-burgo, che havendo levato qualche numero di Gente da i preiìdii d’alcune Piazze meno eTpode, e foccorfo da un valido daccamento dallEfercito del Signor di Beuflers, fi trovò in maniera rinforzato , che condotto incautamente alla Battaglia il Prencipe di Valdech, al qual’era ignoto tanto au-gumento di forze , hebbe la fortuna di batterio. Durò fett" hore la Battaglia. Sei mille fi numerarono dalla parte de gl’ Battaglia Alleati gl’edinti fui Campo, e fette mille i prigioni. De’Fran- 1 cefi mancarono quattro mille . Fù detto , che il Marefciallo '««ì«"-di Lucemburgo teneife fotto l’Infegne quaranta mille Soldati , e ventifei mille foflero quelli del Prencipe di Valdech , onde nella difparità delle forze, e nellà lunga refidenza fatta non fù ne’vinti defiderato coraggio. Queita vittoria oltre la gloria , & il danno de’ Nemici non produife alcun no- tabi-