170 RELAZIONE DI PAOI.O TIEPOLO si afferma. Ma altrettanto si è mostrata la fortuna più benigna verso loro avendoli innalzati quasi con egual favore a’ primi onori ed al supremo grado ; poiché 1’ uno e 1’ altro si è ritrovato quasi di una medesima età di circa cinquant’anni cardinale e di circa sessanta pontefice , con diverse vie però e mezzi, perchè rare volte giova la medesima industria a conseguire lo stesso fine. Pio IV, prima Gioan Angelo de’Medici, dottore di legge, passò con vari successi per quasi tutte le cariche dello Stalo Ecclesiastico o della Chiesa , perciocché non restò per così dire alcuna città nobile che da lui non fosse governata , nè fu mandato a suo tempo alcuno esercito ecclesiastico (che però ne furono mandali in Ungheria del 1543, in Germania del 1546, ed in Lombardia del 1551), nei quali egli non andasse , o per commissario, o dopo fatto cardinale, come legato ; onde di passo in passo si andò facendo la strada al pontificato, il quale finalmente ottenne dopo lunghissimo conclave , nel fine dell’ anno 1559. Pio V, di più quieta vita, fattosi frate domenicano l’anno decimoquarto dell’età sua, onde mutò il nome di Antonio Ghislieri in frate Michele, attese prima a studiare e poi a leggere ne’ suoi monasteri, ne’ quali fu più volte priore. Applicatosi poi alle cose dell’inquisizione, prima travagliò in Bergamo e finalmente in Boma, dove per buona sorte fu fatto commissario di quel tribunale. Biuscito poi pontefice Paolo IV, il quale si compiaceva grandemente dello zelo e severità sua nelle cose della religione, lo creò cardinale per farlo inquisitore maggiore ; onde poi, siccome Dio dispose, fu dopo gran contrasto stalo in conclave tra’cardinali, a’ 7 di gennaro mille cinquecento sessantasei, con mirabil concorso di tutti loro inaspettatamente creato pontefice. Giovò per far riuscire pontefice Pio IV la morte, seguita a tempo, del marchese di Marignano suo fratello, perchè non è credibile che i cardinali si fossero voluto fidare dell’ingegno e della natura di quell’ uomo. Giovò medesimamente per far riuscire Pio V la morte del cardinale di Napoli, in mano del quale principalmente stava I’ elezione del pontefice, perchè i