440 RELAZIONE DI PAOLO PARUTA dà grandissima salisfazione a quelli che con lui trattano di qualunque cosa ; ascoltando per 1’ ordinario con molta pazienza , mostrando di deferire alcuna cosa a ciascuno, e di avergli quel rispetto che porta la qualità della persona. Ma come è mollo soggetto alla collera , così alcuna volta , non potendo frenarla, precipita in alti e in parole poco convenienti alla maestà di tanto principe, e riesce diverso da ciò eh’ egli è per l’ordinario e che cerca di farsi stimare. Però, passato quel primo moto, talora se n’ avvede egli medesimo e se ne iscusa ; e di tali uffici ne ha fatto anco meco alcuna volta, dicendomi ch’io dovessi misurare il suo animo più col suo buon zelo che con le sue parole. Onde nel negoziare con la Santità Sua, giova assai la destrezza per levare l’occasione di dare in questi precipizi di collera, e di fare o dir cose, le quali poi, per essersene messo in obbligo, convenga, benché talora con poco gusto anco di lui medesimo, proseguire. È il Pontefice d’ingegno piuttosto tardo che altrimenti; non ha prontezza alcuna nel trovar partiti, nè molta attitudine al trattar negozi grandi, e massime di cose di stato, essendo avvezzo agli studi delle leggi e alle cause della Rota ; onde sta volentieri sopra certi rigori e termini legali senza saper bene distinguere da tempo a tempo e da cosa a cosa , e misurare i negozi con più alti e maggiori rispetti, come si conviene a principe : al che pur pare che cominci ad andarsi meglio che non soleva accomodando. È di natura assai timida , perchè vuol veder troppo e salvare tutti i rispetti, onde poca cosa è bastante a disconciare e disturbare tutti i suoi pensieri. E quindi ne nasce che per la tardità dell’ ingegno, e per la troppa circospezione che vuole usare in ciascuna cosa, le sue operazioni procedano per l’ordinario in lunghezza di tempo e con grandissime irresoluzioni : cosa tanto nota a tutta la Corte, che non è alcuno, neanco de’ suoi medesimi , che non lo dica e confessi assai liberamente. Da che si può conoscere che per trattare maneggi gravi di leghe o d’ altri tali negozi, non sia per riuscire, in rispetto alle doti sue naturali , così buon ¡strumento come sarebbe per altro per 1’ autorità e grado che tiene, e anco per la sua stessa inclinazione, volla al bene. Quindi anco nasce