TORNATO DA RUMA NBL 1595. 401 quale si starà la Sede Apostolica unita; siccome d’allro canto pur darà occasione di pensare agli alit i principi d’Italia di dar a lei medesima ancora contrappeso, essendo fatta, quanto allo Stato e forze temporali, molto più polente, e il suo rispetto più consi Arabile. E quanto allo Stato d’Urbino, non si vede quasi come possa altrimenti essere che non torni sotto alla immediata ubbidienza della Sede Apostolica con la morte del presente duca, essendo quello Stalo quasi in mezzo dello stesso Stalo Ecclesiastico, e non dovendo dopo il duca rimanere della sua casa discendenza che possa giustamente pretendervi e abbia forza di farvi contrasto (1). Ma nel ducato di Ferrara, le cose potrebbero succedere molto diversamente, rimanendovi soggetti nella casa d’Esle, nei quali, già per concessioni fatte ultimamente dall’imperatore, passerà il dominio delle due città di Modena e di Reggio, e le ragioni e pretensioni del duca di una somma rilevantissima di denari per miglioramenti fatti in quello stalo feudale; olire che tiene esso duca una somma d’oro accumulala , come si crede , con questo pensiero appunlo che passi nei medesimi suoi eredi per sostentare nella sua casa le ragioni della sua eredità. Alle quali cose aggiungendosi la inclinazione de’ popoli di quel dominio verso la casa d’ Este, non si può far altro giudicio, salvo che sia difficilissima cosa che possa la Sede Apostolica porsi al possesso di quello Stato feudale senza grande contrasto. Onde si può per tal causa dubitare che soprastia, e non molto lontana per l’elà ormai grave del duca, l'occasione di una guerra in Italia, tenendosi per fermo che i successori del duca siano per tentare ogni cosa , ricorrendo anco all’aiuto delle armi forestiere per mantenersi nel possesso di quel ducalo. E il duca di Sessa, ambasciatore di Spagna a quella Corte, ragionando più volte meco sopra le cose che potessero travagliare il presente stato della quiete d’Italia, principalmente dubitava di questa che avesse a servire per occasione, trovandosi i Francesi questo ricetto e appoggio (1) La definitiva riunione del ducato d’Urbino alio Stato della Chiesa, convenuta e stabilita fino dal 1024, ebbe luogo nel 1631 in morte del duca Francesco Maria II della Rovere. Voi X 51