370 RELAZIONE DI PAOLO PARL'TA Ire i più principali, e di grandissima dignità e autorità, e che vengono conferiti a’primi cardinali della Corte, per mano de’quali passano tutti i negozi, e la più importante cura delle cose proprie ecclesiastiche , e di quelle ancora che essendo per sè stesse di altra natura, appartengono però a’ clerici. Questi sono: il sommo penitenziero, che ha particolar carico delle cose che vertono intorno ai casi di coscienza, dei quali nascono frequentissime occasioni, o per dubbi della qualità del peccato, o per la venia di esso ; e sempre a lui si ricorre per la dichiarazione , o per il perdono e penitenza. Questo carico era nella persona del presente Pontefice, avanti 1' assunzione sua al pontificato ; e fu da lui conferito al cardinale Santa Severina , cardinale primario della Corte, e di grande stima, principalmente ne’negozi di tale natura. Segue a questo il carico di vicecaucelliere, al quale s’aspetta l’espe-dizione di tutte le Bolle de’ beneficj ecclesiastici, e la parli-colar cura e intelligenza di tutte le cose pertinenti alla cancelleria , che sono in grandissimo numero e di grandissimo momento, e d’ onde ne nascono, per antiche e ordinarie in-stituzioni, grandissime utilità. Però è questo grado di grande estimazione nella Corte romana, ed è stato alcune volte comprato per la somma fin di cento mila scudi. Era questa dignità presso il Cardinal Farnese vecchio ; ma essendo per la morte di lui vacata, nel pontificato di Sisto V fu data al Cardinal Montalto suo nipote, che ora tuttavia la tiene. Il terzo grado e carico, cioè di vicario, è al presente presso il Cardinal Rusticucci, creatura di Pio V e molto versato in diversi affari della Corte. Questo è costituito quasi ordinario giudice delle differenze che per qualunque causa nascono con la Chiesa, ma però nei casi solo di persone che vivono nella città di Roma ; perchè negli altri d’altri paesi, a lui non tocca il por mano. Tiene a questo servizio deputati due giudici eletti da lui medesimo , che attendono all’ espe-dizione, 1’ uno delle cose criminali , l’ altro delle civili. Oltra i quali, ha appresso di sè anco un terzo ministro, che deve essere vescovo , e che è al presente il vescovo di Pola , ci-priotto, e buon servitore di Vostra Serenità; il quale ha ca-