TORNATO DA ROMA NEL 1563. 77 facendo, e par che abbia per fine lasciar anco per questa via memoria di sè, non vi essendo ormai luogo in Roma che non abbia il nome suo; ed usa di dire, il fabbricare esser particolare inclinazione di casa de’ Medici. Fabbrica Civitavecchia, acconcia il porto d’Ancona, vuole ridurre in fortezza Bologna; in Roma poi, oltre la fortificazione del Borgo, in molte parti della città fa acconciar strade, fabbricar chiese e rinnovarne altre con spesa cosi grande, che al tempo mio per molli mesi, nelle fabbriche di Roma solamente, passava dodici mila scudi il mese; spesa certo grande, ma grandissima in Sua Santità, che nelle altre cose è mollo assegnata, e forse più di quello che si conviene a principe, tanto che viene affermato da’più antichi cortigiani non esser mai le cose passate con tanta misura e così strettamente come fanno al presente. E perchè credo che non abbia ad essere discaro l’intendere qualche particolare del modo che tiene Sua Reatitudine nel vivere , però satisfarò anche a questa parte. Usa il Pontefice levarsi per l’ordinario, quando è sano, tanto di buon’ ora così l’inverno come 1’ estate, che è quasi sempre innanzi giorno in piedi, e subito vestito esce a fare esercizio, nel quale spende gran tempo. Poi ritornato, entrano nella sua stanza il rev. Borromeo e monsignor Tolomeo, con i quali , come ho detto, tratta Sua Santità tutte le cose importanti così pubbliche come private, e li tiene per l’ordinario seco due e tre ore; e quando li ha licenziati, sono introdotti a lei quelli ambasciatori che stanno aspettando 1’ udienza ; e finito che ha di negoziar con loro, ode Sua Santità la messa; e quando 1’ ora non è tarda, esce a dar udienza alli cardinali e ad altri, e poi si mette a tavola. La quale per dire il vero non è molto splendida, come era quella del predecessore, perchè le vivande sono ordinarie e non in gran quantità, e il servizio è dei soliti suoi camerieri. Si nutrisce di cibi grossi e di pasta alla lombarda, e non ha piacere che si trovino al suo mangiare, secondo l’uso del predecessore, vescovi e altri prelati di rispetto , ma piuttosto ha caro di udir qualche ragionamento di persone piacevoli e che abbino qualche umore. Ammette bensì alla sua tavola qualche volta de’ cardinali e