TORNATO DA ROMA NEI. 1563. 79 disegni hanno introdotto, alcuni, sotto vari pretesti, di levar gli Stati a quelli che ne erano legittimi possessori, altri privare e spogliar lo Stato Ecclesiastico dalle sue principali città, e alcuni far delle grazie a’ principi con danno notabile della Chiesa. I quali effetti pare che siano tanto dispiaciuti al Signore Dio, che dalla sua potente mano si sono veduti pur troppo grandi effetti verso di quelli che hanno pensato di aggrandirsi per questo modo. Papa Alessandro VI, che per avventura fu il primo ad aprir questa via, disegnò di far grande il duca di Candia suo figliuolo, e gli diede il governo dello Stato Ecclesiastico ; di che sdegnato il duca Valentino suo fratello, eh’ era cardinale , lo fece una notte gettar nel Tevere, e poi, lasciato il cappello, volle egli avere, siccome ebbe, l’assoluto dominio di quello Stato, tanto che s'impadronì di tutte le fortezze ; ma non sì tosto ebbe chiusi gli occhi quel papa , che il successore gli fece rendere il mal tolto, ed egli a gran pena ebbe tempo di salvar la vita. Giulio II cercò per tutte le vie di far grande il Cardinal di Pavia suo nipote, dandogli l’assoluto governo dello Stato Ecclesiastico; e il duca d’Urbino prese tanto a male questo fatto, stimando che a lui pur suo parente convenissero gli onori e gli utili maggiori, che, si può dire alla presenza di quel papa, lo ammazzò nel colmo della sua gloria, e nel fior de’suoi anni. Leone pose tutte le sue speranze e disegni in Lorenzo suo nipote, e in poco tempo lo vide miseramente morire. Clemente VII non perdonò alla propria patria per aggrandire per quella via il duca Alessandro, e con i beni di Chiesa far altrettanto del Cardinal Ippolito suoi nipoti ; e l’uno fu trucidato, l’altro attossicato nel colmo delle grandezze loro. Paolo III diede Parma e Piacenza a Pier Luigi suo figlio pensando di levarlo in lai modo dalla vita privata , e nondimeno gli venne a succeder morte così vituperosa. Giulio III prese a far grande il cardinale Del Monte e lo lasciò uno de’ ricchi cardinali del Collegio; ora ha perduto la roba e l’onore, ed è stato in gran pericolo della vita (1). Paolo IV non si contentò di fare i suoi (1) Intorno a questo Cardinal Del Monte, ecco come si esprime il Muratori jolto l'anno 1550: