340 RELAZIONE DI MILANO l’addizione del cognome nobile; a questo modo restano nobili, ma sono conosciuti esser nuovi per rispetto dei due uniti cognomi. Fanno il loro doge per anni due mutando, videlicel che una volta è di nobili di un cognome, e un’altra di due cognomi, sempre per anni due. Dicono genovesi non avere alcuna difficoltà con Francia, ma che ogni differenza è proceduta dal Doria, qual Doria chiamano Figone, videlicel ortolano, per esser uomo della riviera e non di Genova. Esso Doria fa il privalo, ma governa assolutamente Genova, del che si dolgono genovesi. Nel borgo di Genova appresso la porta il Doria ha una bellissima casa, ornatissima, ed è uomo di anni 73 in circa, ben formalo sebbene non di molto gran statura. Ho praticalo alla corte di Cesare con diversi signori, e massime col marchese del Guasto, qual è persona giovane, notoria, ma superbo, effeminato e prodigo (1). Don Ferrante Gonzaga è personaggio degno, onorevole cavaliere, bellissimo di aspetto, gratissimo a Cesare, di poche parole, e dà causa di pronostico di grandezza : è di anni 30 in circa. Antonio di Leva è persona di anni 50 in circa; non si può mover dalla carega (2), ma con l’ingegno opera sempre, e discorre molto prudente. Non è soddisfallo di Cesare; si è dimostrato, in tutte quelle cose che ha potuto, servitore di questo Stato, communicandomi molte cose di momento, le quali scrissi a Vostra Serenità. È appresso Cesare in gran conto benché non lo premii ; e ciò per suoi rispetti» e non perchè esso Leva non sia notissimo a Sua Maestà meritar grandemente. E questo si vide quando si fece l’impresa contro turchi in Ungheria, che Cesare dimandò il consiglio ad esso Leva, il quale gli mandò in scrittura la sua opinione, qual fu profezia, e fu osservalo quanto esso scrisse. Nella quale scrittura dava istruzione di che numero di gente dovea essere (1) E tale si mostrò veramente nel governo ili Milano, ch’egli tenne per Carlo V dal 1538 al 1546; nel quale anno si moi) per dolore della fattagli intimazione di doversi giustificare dinanzi a un tribunale di censura delle accuse di malversazione e di concussione porle contro di lui. (2) Per la podagra: mort in fatti indi a tre anni, aggravatisi i suoi mali nella infausta spedizione di Provenza da Ini stessa sollecitata e diretta.