242 RELAZIONE DI SAVOJA Callolico contra il Cristianissimo per renderlo più pronto agli aiuti della guerra ; e finalmente formare a sè stessa pretesto di trattenersi, come era allora, in qualche disposizione aH’armi ed alla difesa. Ora quanto più, per il compimento d’ogni proroga, per le provocazioni, che vere o false mostrava il sig. Duca aver ricevuto da’francesi, s’accresceva il pericolo di ricondursi questi principi alla guerra, tanto più studiosamente mostrava il Pontefice esser vicino a dichiarare la sentenza sua per divertir simili pensieri. 1 quali parendo molto risoluti in Sua Altezza, si determinò ella, benché non eseguisse poi la deliberazione, di passarsene con un’ armala in Savoia per difendervi le sue ragioni, trovandosi, come dissi di sopra, aver unite molte insegne di fanteria, ed accresciute notabilmente le compagnie de’cavalli, venendo da’suoi consiglieri sempre più inanimata al mantenimento di quello stalo, e perciò all’ intraprendere ancora nuova guerra se bisognasse; massime che restava ella da loro avvisala, e dal conte della Motta in particolare, tornato allora di Spagna, che il re Cattolico stava risoluto, e prometteva non solo d’ assisterla con aiuti ordinari, ma con tutte le forze de’ suoi regni, e con la propria persona ancora se ne accadesse il bisogno, siccome quello che, oltre l’amore che portava a Sua Altezza, si mostrava emulo grandemente della gloria di Carlo V suo avo ; onde non avrebbe mai pretermesso di far conoscere a' francesi, che non pure di resistere loro, ma di vincerli ancora era buono. Concetti giudicali fin d’allora per ognuno di senno, molto più spaziosi che propri. Instava frattanto il Pontefice, dopo sei mesi di proroghe oltre l’anno, col mezzo del patriarca di Costantinopoli, perchè discendesse il Cristianissimo a nuovo prolungamento del compromesso, quando Sua Maestà, sazia per avventura di questo tedio, dicendo che la riputazione sua non comportava che aggiungesse altro tempo al tempo passato, negò la proroga, ed offerse il deposito, quanto a sè, dello stato di Saluzzo nel papa. Mostrarono, e il Pontefice e il sig. Duca, di sentire la profferta con pari soddisfazione, sebbene per fini diversi.