308 RELAZIONE DI MILANO senza l’intervento suo, e per Milano cavalcava a gran comitiva. Il sig. Lodovico cominciò aver sospetta la grandezza sua; e fu trovato modo di farlo assentare, ora dandogli una impresa ed ora un’altra. Ebbe l’impresa di Osimo in favore di papa Innocenzo (1), ma il sig. Lodovico non gli mandò mai denari, desiderando n’ avesse vergogna ; pure spendendo egli quanto aveva e facendo molti debili, infine con onor suo ultimò quella impresa. Stette anche certo tempo nel Reame, dove prese in moglie la sorella del marchese allora di Pescara (2), la qual vive e governa a Milano la eredità del marito. Ebbe per prima moglie una Colleona ereditiera (3) ; con questa seconda non ebbe mai figliuoli (4), e quando la tradusse furono fatte a Milano feste tanlo splendide e pompose quanto si potesse fare, con un concorso mirabile di tutta la nobiltà e popolo, talché il sig. Lodovico ebbe grandissimo sospetto e fu principio dell’odio suo. Imperocché subito innalzò il sig. Galeazzo Sanse-verino, ora gran scudiere di Francia, ed altri, per abbassare il signor Giangiacomo, di maniera che gli convenne assentarsi, ed andò nel Regno ov’ ebbe parlilo del re Ferrando e dal re Alfonso con buona provvisione , mediante la quale mandò a pagare tulli i debiti contralti a Milano. Venne poi re Carlo a Napoli, col quale ritornò in Lombardia, sebbene il sig. Teodoro (suo cugino) non si volle partir dal re Alfonso, e passò con lui ad Ischia. Il sig. Giangia-como guidò re Carlo a salvamento, e se ne andò con lui in Francia, dal quale fu molto onorato, e assai più dal successore suo re Luigi, che aveva 1’ animo allo slato di Milano. Ebbe il governo d’Asti, dove stette lungamente fino alla spedizione di Milano. Quando fu preso il duca Lodovico, ebbe in dono dal re Luigi Vigevano, la Sforzesca, Castelnuovo ed altre terre per 15,000 ducati d’entrata ; tamen appare averle avute a titolo oneroso in cambio delle artiglierie e munizioni del (1) Contro Bocolino de’Guzoni, che si era impadronito di Osimo sua patria. (2) Beatrice d’Inigo d’Avalos, zia del marchese del Vasto. (3) Margherita di Nicolino Colleoni. (4) Dalla prima moglie ebbe un solo Gglio Giannicolò, che gli premorì nel 1512 in età di 33 anni, avendo già sposata Paola di Rodol'o Gonzaga signore di Castiglione, della quale ebbe Gianl’ianccsco, di cui sotto é fatta parola.