390 RELAZIONE U1 LRIilNO nere degli stali loro come del suo proprio, che di queslo io non posso altramente accertare la Serenità Vostra e le SS. VV. EE. L’obbligo de’sudditi verso il Duca non veggo ch’egli sia particolarmente come suol essere appresso altri principi; ma ben si vede chiaramente in generale ch’eglino son disposti ad ubbidirlo, quando fossero comandati, in ogni occorrenza. Ed in vero posso render buona testimonianza alla Serenità Vostra della loro amorevolezza; perciocché in questo caso della morte della signora Duchessa gli ho veduti tutti grandemente addolorati, uomini e donne; ed ancora questo tanto dolore per verità si causava in parte dalle particolari condizioni della signora Duchessa, la qual era degna d'esser amata universalmente, parte dal virtuoso viver di tutta quella casa, e di questo Duca in particolare; perchè mai niuno dei suoi sudditi viene offeso nell’onor delle donne, e perch’egli non gli aggrava con angherie, ma il tutto ha lascialo nell’ ordinario modo tenuto da’suoi maggiori. Queslo è quanto ho giudicalo a proposito che la Serenità Vostra e le SS. VV. EE. intendano delle cose appartenenti allo stato ed agli abitanti. Vengo ora ad un’ altra parte, che conterrà cose che saranno, credo, non meno care alle SS. VV. EE. ad intendere, di quello che siano stale le precedenti. La fama che in.quello stato sia così buona milizia, mi ha latto desideroso d’intendere in questa materia molti particolari, ed ho trovato che que’signori hanno isliluilo un’ordinanza d’ uomini, che chiamano legione, la quale può essere da seimila fanti. E benché di quello stato, per essere assai ben popolato, si potesse a questo effetto servirsi di mollo maggior numero, cioè di diecimila, non n’ bau fatto descrivere ordinariamente di più per non gravare tanto i popoli. Si costuma, in eleggere questi, di far una gran diligenza in esaminare le qualità dell’uomo, e che sopra ogni altra cosa sia senza macchia nell' onore ; e gli è dato uno strettissimo giuramento e solenne, secondo I’ uso aulico. Ed in queste ordinanze il Duca mette, in ciascuna, cinquanta uomini di quelli della cillà, per poterli meglio disciplinare. Gli eccessi di questi lali vengono puniti dal sig Duca con altri modi che quelli