140 RELAZIONE DI SAVOJA mente a tutte le cose, dando forza e spirito con la sua presenza ai soldati ed ai capitani, essendosi vedute sin a quest’ ora nelle fazioni che si sono fatte, per questo rispetto, onoratissime prove. È Sua Altezza vigilantissima, tratta e negozia continuamente, vegliando tutte le notti per far le sue espedi-ziorii, nè mai va a Ietto che non sia I’ alba del giorno ; di dove dopo quattro o cinque ore di riposo si leva, e travaglia tutto il resto del giorno sin nell’ultime cose del campo; nel che dimostra veramente un valore estraordinario, accompagnato Onora dalla sua solita felicità. Locotenente generale dell’esercilo è il conte Francesco Martinengo. Don Amadeo (t) è generale della fanteria; e generale della cavalleria era il signor Marchese d’ Este. Il fondamento di queste forze che si ritrova il sig. Duca in campagna è, senza alcun dubbio, il soccorso di Sua Maestà Cattolica, senza il quale gli sarebbe impossibile di poter aver così grosso esercito con le sue forze; essendo chiara cosa che quanto al danaro, che è il nervo e il fondamento della guerra, si ritrova Sua Altezza in notabilissimo mancamento. Provvede adunque Sua Maestà Cattolica, dando pagati del suo danaro seimila fanti in circa e sei cento cavalli, spendendo nelle paghe di queste genti e dei capitani intorno a 34,000 scudi al mese, ancora che il danaro corra ai soldati molto strettamente ; ma, quanto a danari contali per il resto delle spese del sig. Duca in questa guerra, è andata veramente sinora, e va tuttavia Sua Maestà Cattolica tanto ristretta, che par quasi impossibile ; perciocché io son informato da buonissima parte, che dalla presa del marchesato di Saluzzo sin a quest’ora (ancorché le voci siano corse di somme mollo maggiori) non ha avuto altro il sig. Duca da Sua Maestà in dono che 70,000 scudi, e tutto in parte delle spese da lui fatte nell’ acquisto del marchesato ; conoscendosi chiaramente a tulle le prove che al re Cattolico non piace, per suoi prudenti rispetti di stato, che il sig. Duca abbia commodità maggiori di poter soddisfarsi nelle risoluzioni di guerra e d’imprese a sua voglia con pericolo delle cose di Sua Maestà. Queste genti pagale da lei nell’ esercito del sig. Duca lo dili} Fratello naturale di Carlo lìmmanuele.