460 RELAZIONE DI NAPOLI il vedere die da questo regno, oltre l’onorevolezza e l’interesse del titolo, sente poco più servizio che di dar trattenimento a’ spagnuoli ed altri servitori suoi ; di maniera die in questi presenti bisogni non può, per non snervarlo affatto, servirsi d’ esso straordinariamente di genti o di danaro. N’ha il re d’entrata due milioni e 100,000 ducati in circa, compresovi il donativo d’un milione e 100,000 ducati che si fa ogni due anni a Sua Maestà, il qual di già è ridotto in entrala ordinaria, e cosi i grani trentuno che si pagano per ciascun fuoco per gli alloggiamenti delle genti d’armi, e pel trattenimento d’alcuni gentiluomini che accompagnano il viceré chiamati corninovi, e grani sette per la guardia delle torri alle marine, e grani nove per 1’ acconciamento delle strade, e grani cinque per i bargelli di campagna; della quale entrata defalcati un milione e 300,000 ducati di pensioni e altre concessioni che si pagano a diversi, il rimanente non basta per i presidj, fanterie, genti d’arme, galere ed altre spese. Quattromila sono i fanti spagnuoli che tiene il re ordinariamente sotto più capitani con un mastro di campo e uu auditore, il qual corpo di gente si chiama il terzo di Napoli (1). Nei castelli del regno e nelle torri fatte per guardia delle marine si pagano 1600 fanti spagnuoli ordinari, compresi gli ufficiali che si sogliono tenere in essi castelli; vi sono 1000 uomini d’arme ripartiti in 16 compagnie, cioè 5 sotto capi spagnuoli, e 11 d’italiani a 60 cavalli per compagnia, eccetto quella del viceré che è di 100, e quella del signor Marcantonio Colonna che è di 80. Vi sono ancora 430 cavalli leggieri divisi in cinque compagnie. In tutte le provincie del regno sono descritti cinque fanti per ogni 100 fuochi ; i fuochi sono 481,454, che a cinque per cento danno fanti ordinari 24,073. Questi sono nominati dagli eletti di ciascuna terra, però se non piacciono ai capitani bisogna trovarne degli altri a soddisfazione loro; sono armati sufficientemente, e alti più al patire che al guerreggiare, ed è chiamata questa gente la fanteria del battaglione; e sebbene questi non sono pagali se non quando servono, i capilani però e gli altri ufficiali hanno (I) Vcggasi la nota 1 a i>ag, 358,