350 DELL* HISTORIA VENETA 1690 contefe i progreflì con ifpargimento di molto fangue . Ma non vedendo iperanza di foccorfo, e ftringendo Tempre più il Vi-iìre l’attacco, fù costretto cedere la Piazza l’ottavo giorno di Settembre. Alla caduta di Niifa fucceiTe quella di widi-YtmàZ'nl no > e Poco dopp° fù efpugnata Samandria, la Guarnigione occupati da della quale cadde tutta fotto la fpada del vincitore . Profe-iTunh. gUen(^0 con pa^ tanto fortunati l’Efercito Turchefco , il prefentò fotto Belgrado il primo d’Ottobre. Era munita que-iì’importante Piazza di fei mille Alemani , militia veterana, e della migliore qualità, che teneife l’imperatore. Non erano però intieramente reftaurate le breccie , che furono aperte all’hora, che fe n’impadronirono i Cefarei, & al loro difetto sera proveduto col riparo d’alcune palizzate . Li Turchi s accodarono affai coperti col favore d’alcune Cafe di (trutte , ma non ancora demolite . Difpofe il Viiire tre attacchi ne’podi medemi, ch’hebbero gl’imperiali, quando i’ attediarono. Contefero gl’Alemani con valore , e con fangue dell’ Inimico diveriì potti citeriori , ch’egli occupò , & ettendoii avvicinato alle palizzate fù più volte refpinto, così che tutte l’apparenze facevano fperare una lunga , e fortunata difefa, ma fatale colpo portò in un momento l’eccidio; Caduta una Bomba in una Torre, dov’era riporta certa quantità di polvere, incenerì non folo il vicino recinto , ma pattando ne gl’ altri cagionò così fpaventevole incendio , e conquaflamento delle fabriche , che la Città s’empì tutta di fuoco, di stragi, e di confuiìone, e Tettando abbandonati i porti, mentre ognuno attendeva alla propria falvezza , rertò aperta la via iTurcbi alla commune rovina. I Turchi approfittandoli di quefto'fu-0“iPra7<> ne^° accidente ii modero da tutte le parti all’ad'alto, e ben-ptr cafuale che non ha veliero ancora aperta breccia , valendoli di quel im,nd,e. je non j-,ene afl‘0date nel tempo del pattato attedio , e del precipitio, che iuccette in alcuna parte delle mura, entrarono nella Città fenza contrailo , facendo pattare fotto il filo delle fpade tutti quelli, eh’erano fopravanzati alle fiamme , & alle rovine. Li Duchi di Croi, e d’Afpremont, & il Colonnello Archinto hebbero la buona forte di prefervarii con fettecento perfone col mezzo delle barche , ch’erano alle rive del Danubio, havendone però la confuiìone fatte perire mol- V