DI FRANCESCO CONTARINI. 1588. 373 nelle mani del principale. Fu presso Carlo V agilata questa causa, e sebbene il padre del presente Duca di Savoia fosse suo nipote, ebbe la causa in suo disfavore, per rispetto, com’è da credere, di stato, non volendo Cesare far maggiore il duca di Savoia e crescere la sua reputazione in Italia. Il quale appellandosi di questa sentenza alla Camera Imperiale , fu determinato che possesso di sorte alcuna del duca di Mantova e suoi successori non potesse pregiudicar alle ragioni di Savoia. Pensi dunque la Serenità Vostra con quanta gelosia, sospetto, e pericolo possiede il sig. Duca quello stato disgiunto per tanto spazio dal suo ducato e così vicino a quello del duca di Savoia, principe ripieno di pensieri altissimi; onde per tal rispetto ha trattato molle volte con Sua Maestà Cattolica di cambiarlo con la città di Cremona. Ora vengo a parlare delle intelligenze che il sig. Duca mantiene con i principi della cristianità ; e prima dico, die con Sua Santità si ritrova in assai buon stato d’amicizia ed amore, sì per i molti favori che ne riceve continuamente, come per l’elezione del cardinale Scipione Gonzaga ad istanza di Sua Eccellenza ; il qual cardinale sendo molto stimalo dal sig. Duca , e pensionato di 3000 scudi all’ anno, procurerà sempre di tenerlo ben unito con Sua Beatitudine e tutta la corte di Roma. Con l’Imperatore non può se non intendersi bene, poiché è figliuolo di madama Leonora figliuola di Ferdinando imperatore. Ha maritato sua sorella in Ferdinando arciduca d’Austria , e la moglie che ha preso è figliuola di Giovanna, figliuola di Ferdinando imperatore ; dalla qual strettezza di parentado non possono derivare se non elTetti d’amore benefico, e commodo comune. Oltreché avendo Sua Eccellenza imprestato prontamente (come ho detto) 25,000 scudi a Massimiliano con promettergli ogni sorte d’aiuto, se ne è mostrato l’imperatore molto contento e soddisfatto. Per la qual causa è sicuro il sig. Duca che l’Altezza di Savoia non potrà appresso Sua Cesarea Maestà ottener cosa alcuna circa il marchesato di Monferrato; oltreché passano tra quell’Altezza e