LIBRO Q_U I N T O. 187 dufle in Vienna, preceduto da alcuni giorni dall’Elettore, 1685 eifendo con la (bigione avanzata celiate Te anioni della Campagna . Travagliava in quefto tempo nell’Ungheria fuperio-re il Generale Sultz, il quale fe ben non teneva molta mi-litia s'era pofto all’aiÌedio di Eperies. Si ditefe per qualche riafuteriort tempo valorofamente quel prefidio, che refpinfe i Celarci da Ptr,ISuI,i‘ replicati aflalti, ma intefa la vicina comparfa del Caprara, diffidando di refiftere a maggiori sforzi, accordò la reia Taira la vita, e la robba. Cinquecento Alemani, che guardavano quella Città fi arrollarono (otto le Infegne Imperiali, e dalli Ungheri fautori del Techelì depofte Tarmi fù giurata fedeltà. Giunto il Caprara alla fola fua comparfa le Piaz- Torni, # ze di Toccai, e di Kalò aprirono le porte, & egli fecondan-do la profperità della fortuna (ì prefentò fcnza ritardo fotto fr^cetM Caifovia. Li Ribelli confidati nella ftagione avanzata , che CajJovia, non ammetteva di lungamente campeggiare, (ì prepararono ad una valida difefa. Il Techelì non havendo da fe forze per foccorrerla invocò Tajuto de i Turchi, ma portatoti in Varadino per iftabilire con quel Bafsà i concerti , pofto il piede nel Cartello fù inafpettatamente fermato prigione . Il cafo empì il Mondo di curiofità , e di difeorfi . Il fornimento comune fù, che feguifle Tarrefto d’ordine della Porta con intentione di fodisfar all’odio del popolo di Coftantino-poli, che credutolo autore della Guerra lo facea reo di tutti gl’infortunii dell’imperio. Fù anco fuppofto, che iì pen-fafle da i Turchi a levar di mezzo un grand’impedimento alla pace con T Imperatore, che falva la libertà del Techelì non lì credeva riufeibile. Appena ufcì T avvifo di quefta ri-tentione , che Caifovia capitolò la refa. Il Caprara le accor- cajfnìa, dò il perdono, & il prefidio s’arrollò fotto le infegne Ceia-ree. Recles, Petach, Servar, & Unguar, Cartelli , che po- •tur, £} Un-tevano confumar molto tempo, e gente alla loro riduttione, fi raifegnarono fenza contrailo, reftando folo quelli di Mon- farri. catz, che confidati nella fortezza del fito fi tennero alla dc-votione del Techelì. Li Ribelli Ungheri comprefa la depref-fione del loro partito, ftudiaronoa gara d’humiliarfi all’Im-peratore , & il numero di quelli, che fi unirono alle fue infegne fù così grande > che fe uguale s’ haveffe havuto a fup- N 1 por-