DI FRANCESCO VENDRAMIN. 1589. 169 tazioni «li pene in denari, ed altre simili materie fiscali ; dalle quali ha cavato tanta somma di danari il sig. Duca, quanta non avrebbe mai pensato di fare in alcun tempo, per convenienti rispetti, il sig. Duca di felice memoria. Onde si conclude in Piemonte che si sia dato il taglio al bosco compitamente (come si dice in proverbio), e che poco avanzi di estraordinario da poter raccogliere in quegli stati per l’avvenire. Da tutte queste cause è proceduto che il numero degli abitanti s'è diminuito altrettanto nel Piemonte quanto s’è fatto per gli altri accidenti nella Savoia; perciocché dove erano, tre anni sono, intorno a 700,000 anime, non arrivano al presente a 600,000, essendosene partiti molti ed andati ad abitare sotto altri principi, vedendosi mancata 1’ abbondanza solita di quel paese, c moltiplicali tanto gl’ interessi e le spese ; dal che è nata particolarmente 1’alterazione degli animi, di quei popoli, avvezzi ad una forma di governo mollo più libero e più abbondante, nè al presente può promettersi mollo il sig. Duca della loro volontà. È però il Piemonte bellissimo paese, con sette città e numero graude di castelli, con molli feudatari nobili, ma che poco abbondano di beni di fortuna. Tiene Sua Altezza picciol numero di soldati per l'ordinario in Piemonte dappoi l’appoggio di Sua Maestà Cattolica, servendosi per sicurtà di esso di tutte le forze dello Stato di Milano (come si vede) per volontà di Sua Cattolica Maestà; ma coll’occasione di questi ultimi moli ha raddoppiati Sua Altezza tutti i pre-sidj nelle terre vicine al marchesato di Saluzzo ; ed ora sono nei medesimi luoghi due compagnie d’ uomini d’ arnie del re Cattolico per rispetto delle incursioni che si sono temute dei Francesi nel marchesato suddetto. Due fortezze tiene il signor Duca di qua da’ monti con buon presidio (e sono piazze di qualche considerazione); 1’ una e la cittadella di Torino e l’altra il castello di Nizza; ma da queste in poi, non c'è piazza in Piemonte sufficiente da sostentarsi per molli giorni: e per mantenimento di questi presidj (e specialmente per quelli di Nizza, di Villafranca e della Savoia) ha il sig. Duca un onoratissimo assegnamento da Sua Maestà Cattolica, che ascende intorno a ottomila scudi ai mese, assegnati sopra la 22