260 RELAZIONE DI SAVOIA vivere non ha mira più innanzi che a salvarsi dall’estreme necessità solamente, e tra per le incomportabili gravezze che hanno sostenuto questi anni passati delle guerre con Francia, posso affermare a Vostra Serenità che la condizione loro è per modo estenuata, per modo si trovano della maggior parte del loro avere e d’ ogni consolazione spogliati, che contando le calamità loro mettono ammirazione e pietà in ciascheduno che li ascolti. Non è comunità nel Piemonte, che oltre aver dato a Sua Altezza lutto ciò che de’ suoi redditi poteva cavare per l'estreme contribuzioni ne’passati travagli di guerra, non si trovi indebitata (piai di 30, qual di 20 e qual di più mila scudi ; in modo che calcolato questo debito infra di tutte, si porta alla somma di due milioni e più. Ma se in stato così misero si trovano le comunità, in niente diverso, o forse peggiore, restano i gentiluomini e il popolo; perchè quelli, sebbene in tempo di pace vivano tulli assai comodamente, ora per la lunghezza della guerra rimangono alili tlissi mi ; e non essendo molto ricchi, si trovano asciutti ed indeboliti per le gravi spese che hanno fatto in seguire Sua Altezza alla guerra, ovvero in mandar persone che supplissero per loro, secondo che per la qualità del feudo è dichiarato che siano obbligali a mantenere una, due, tre o più lancio. A questo dispendio s’ aggiunse quello assai grave d’ aver convenuto seguire l’Altezza Sua nei viaggi di Milano e di Francia ; olire che, per il bisogno di denari in che si è trovato notabilissimo il sig. Duca, ha egli introdotto stile di chiedere ad imprestito a’ suoi gentiluomini, secondo la possibilità loro, mille, duemila e tremila scudi per uno, per non dire delle cenlinaia addimandate anco a’ poveri cittadini. Le quali prestanze sono d’ assai difficil natura per la restituzione, e pochi sono che o di tutto o della maggior parte non restino al di sotto. Il popolo poi, oltre l’interesse delle due per cento di lutti i grani, già fattosi quasi peso continuo, e delle tre per il dazio di tutte le merci, oltre 1’ accrescimento del sale un soldo per lira, e le gabelle del vino e delle carni, e l’imposizione sopra la macina, lulte gravezze parte nuove, parte alzate sopra l’ordinario, ha sentito così fatto travaglio e mor-