DI GIOVANNI CORRER. 1S66. 31 Maestà ne restasse con qualche rammarico. Vero o falso che questo sia, che non voglio negarlo nè aflirmarlo, sebbene il Duca lo ha negato più di una volta espressissimamente, parve che ogni sdegno, ogni ruggine fosse nettala e scancellata allora che i principi figliuoli di delta maestà passarono in Spagna ; perchè non volendo I’ Imperatore che essi toccassero in alcuna parte lo stato de’ Genovesi, intervenendo lo sdegno che avea contro quella Signoria per causa del marchesato del Finale, commise che, non ostante I' asprezza del viaggio e qualunque altra incomodità causata da’ tempi che regnavano allora, dovessero camminare per lo Stato del suo buon cugino il Duca di Savoia; onde per questa causa si scrissero diverse volte, e Sua Eccellenza li raccolse in ogni luogo quanto più onoratamente fu possibile. Da quell’ ora sempre poi si è scorto fra loro confidenza e buona volontà; anzi non è alcun principe che abbia più onorato quel Duca nelle sue lettere di questa maestà, perchè nel principio del suo imperio gli diede del Serenissimo, cosa che non è stata fatta da nessun altro. L’estate passata gli fece anco intender che se l’Alemagna si fosse risoluta di far una buona guerra contra il Turco, desiderava che di essa lui ne fusse capo; al che rispose Sua Eccellenza che ringraziava quanto più poteva la Maestà Sua di questa cosi onorata e buona opinione che aveva della sua persona; ma che ritrovandosi solo con un figliuolo a pena uscito delle fasce, non poteva nè doveva per molti rispetti abbandonarlo. Tiene per fermo Sua Eccellenza che se l’imperatore avesse forze corrispondenti all’ animo, non si contenterebbe della quiete del padre; ma stando nei termini in che si ritrova, che convien dipendere dalle voglie d’altri, non lo teme, nè spera alcuna cosa dalla Maestà Sua ; ed in confir-mazione di questo, ragionando con me un giorno in proposito del matrimonio di Ferrara (1), disse : Ambasciatore, queste sono nozze che vagliono poco e costano molto ; poco può sperare un principe d’Italia dall’Imperatore. Dal che io compresi chiaramente quanto ho detto di sopra. (1) Del duca Alfonso II coll’ arciduchessa Barbara d’Austria figlia di Ferdinando I