¡Se bene i principi non si sogliano muover se non per proprj interessi a conservar buona amicizia e intelligenza tra loro, tuttavia i benefizi e i complimenti fatti dagli ambascia-tori e ministri loro scambievolmente, han potere molte volte d’introdurla, accrescerla e conservarla. Il che, per quanto han comportalo le forze mie, mi sono ora anch’ io affaticato di effettuare, sapendo quale fosse la mente e ferma intenzione della Serenità Vostra. E se bene lo stato del signor duca di Mantova sia così vicino a quello della Serenità Vostra , ed esso duca sia stato molte volle in questa città, onde e l’uno e l'altro sono notissimi alle VV. SS. EE., procurerò nondimeno di riferire con brevità quello che possa esser di maggiore soddisfazione; il che spero potrà riuscir grato, se non come cosa nuova, almeno come pittura che rappresenti persona da loro conosciuta. Mantova, città nobilissima, circonda miglia quattro, attorniata dal lago formalo dal fiume Mincio, il qual sebbene le rende Tesiate cattivo aere, tuttavia le apporla grandissima fortezza. Per la copia di molti belli e gran palazzi riesce gratissima, e massime per le strade spaziose, che sono lunghe e dritte a meraviglia. Numeransi in essa 40,000 anime, delle quali il quinto sono ebrei, che per essere riposto in essi i dazi e le mercanzie sono di grande utilità e beneficio al signor Duca; poiché i nobili, se bene sono ricchi, e qualcun