138 DELL' HISTORIA VENETA 1683 Mare, havute più informationi, che non foiTc la Fortezza dì Santa Maura in ftato di molta difefa, & invitato da i Greci habitanti ne i borghi della medcma, che fi promettevano facilità, & intelligenze, fi portò con tutta l’Armata fottile a quella parte. Mà trovati i Turchi avvertiti, feoperti i confidenti , non fi cimentò allo sbarco, e ritornò a Corfù fenza danno, ma non fenza pericolo per una grave tempefta di Mare, che gli fopragiunfe nella vicinanza di Prevefa. Il Capitan Generale fatto rifleifo alla ftagion avanzata , che non per-lìcapitan metteva impegni d’imprefe lontane, e lunghe, confiderato il ¿Mirai' precedente cimento di Santa Maura, del quale non doveano andar faftofii Turchi, deliberò rivolgerli a quella parte. Sciol-**' fe da Corfù il decimo nono giorno di Luglio con tutta l'Ar-mata, che confitteva in fei Galeazzeventidue Galere fotti- li Venetiane , lafciate a dietro le quattro dell’Ifole , fette della Religione di Malta comandate dal Cavalier F. Gio. Bat-tifta Brancaccio fuo Generale, cinque Pontificie , il primo Capo delle quali era il Cavalier Malafpina, ma la fupcriorità era appretto il General di Malta, c quattro del Gran Duca di Tofcana comandante dall’Armiraglio Cavalier Camillo Guidi . S’aggiongevano le Navi da trafporto, .e molte Galeotte, e Barche cariche di Militie paefane, che con allegro animo fi portavano ad eftirpar quel nido di Corfari a loro tanto infetto . Sopra tutti numerofi comparvero quelli della Cefalonia più proffimi al luogo dcll’imprefa, e dalla quale più d’ogn’ altro ricevevano beneficio. Furono al numero di 1500. condotti da Gio. Battifta Metaxà, Angelo dalla Decima, & A-naftafio Anino, e l’ifteifo Vefcovo Greco vi fi accompagnò xon 150. de i fuoi Preti . Confifteva tutto il corpo della Mi-litia in fei mille Fanti, e cento, e cinquanta Cavalli della Republica, mille Fanti della Religione di Malta ^ oltre cento valorofi Cavalieri; trecento Pontificii, e feicento Fiorentini. Con fodisfattione comune diftribuì il Capitan Generale mata. y ordinanza dell’ Armata . Tenne il luogo di mezzo la Galera Generale di Venetia. Alla dritta quella di Malta, e poi la Patrona Pontificia con le loro Galere. A’iìniftra il Proveditor dell’Armata, e poi li Sopracomiti delle Galere Venete. Fù chiufo l’uno, e l’altro corno dal Capitano del Gol-