A.vendo, Serenissimo Principe , gravissimo e sapientissimo Senato, non molti mesi avanti il clariss. messer Marco Foscari mio predecessore copiosa e prudentissimamente, secondo il solilo della Magnificenza Sua , narralo in questo luogo ogni particolarità appartenente all’ eccelsa Repubblica Fiorentina (1); io perlanlo darò opera nella presente mia relazione d’esser breve, non volendo con replicare molte delle cose esposte dal prefato clariss. Foscari attediare la Serenità Vostra e le occupatissime Signorie Vostre; non intendendo però ommelter alcuna parte che mi paia degna d’esser delta e replicata a beneficio di quest’ inclita Repubblica. Dico dunque che a’29 del mese di gennaio 1527 (2) io giunsi in Firenze trovando quella eccelsa Repubblica, si come eziandio 1’ ho lasciata, in stato della recuperata libertà, della quale non cessano i Fiorentini di dolersi d’ esser stali privi dal 1434 (3) fino adora; nel qual tempo la famiglia de’Medici, per la sapienza di Cosimo e di Giovanni suo padre, acquistò sopra tutte le altre famiglie di Firenze autorità, o, come loro dicono, tirannide. (1) La Relazione del Foscari è da noi slata prodotta nel Tomo I di questa Serie. (2) Stile antico, cioè 1528. (J) Anno del ritorno di Cosimo il vecchio in Fiienze, 1 oltobie. 52