LIBRO CLU ARTO. i4y fina, Brazza , e Curzola , fù creduto dal Valier degno d’eifer 1683 confervato, Te bene per l’infalubrità dell’aria fù il fepolcro di molta Militia, che vi fi trattenne di preiìdio. Con que-fto terminarono le fattioni della Campagna, e la Militia in-commodata con gravi patimenti, e fommamente diminuita per le morti fi portò al ripofo. Con vigorofo apparato di forze fi maneggiavano in querto Succejj} tempo nell’Ungheria, & in Polonia le attioni della Guerra, della quale bora fiamo chiamati a riferire i fucceffi . r,M‘ Sopra le operationi della Campagna in Ungheria corfero due opinioni nel Configlio dell'imperatore . L una d’attaccar 1 ^ Najafel, avanzarfi nell’Ungheria fuperiore ad Agria , levar a’ Ribelli ogni nido, e rtabilir con paffi ficuri, & ordinati gl’ acquirti. L’altra fù di metter l’aiTedio a Buda ; mentre forten-do felicemente l’imprefa, fi credeva inabilito con la caduta di quella Città Capitale il poffeflo di tutta l’Ungheria . Prevalfe querta opinione , e con tal difegno forti in Campagna il Duca di Lorena con Efercito di trentacinquemila huomini. Per dominar fenza oppofitione il Danubio, riputò opportunol’acqui-fto di Vicegrado , Città altre volte riguardevole , e munita di forte Cartello. Invertitala Piazza, non fece lunga refirtenza ; capitolata doppo tre giorni larefa, che le fù con honefte con-ditioni accordata. Nelliiteifo tempo, che gl’imperiali entravano in Vicegrado, una grotta partita di Turchi fi portò ad in-fultar il General Harbevil, che dimorava con alcuni reggimenti fotto il calore di Strigonia . Seguì nel principio la fattione con qualche difordine dalla parte de i Chriftiani, e lo rteffo Harbevil fù trafitto da colpo di landa, e moki Officiali feriti . Rimedi però con vigoFe la battaglia, fù rintuzzato l’ardire del Nemico, e fortenuto il porto. Doppo la pfefa di Vicegrado s’avanzarono gl’imperiali a Vada, lìto molto confidera-to , perche afficura la comunicatone con Strigonia . Fù trovato l’inimico in numero di 14. mille pronto a difenderlo, & ha-veva già eftefe le fue truppe ne i fiti opportuni. All ufcir, che fecero i Cefarci da alcuni luoghi paludolì invali da più parti da i Turchi, prima vigorofamente fi foitennero, & havendo poi havuto commodo di porfi in ordinanza, doppo breve contrago fùcoftretto l’inimico alla fuga, perduti molti della Fanteria