DI SIMON CONTAI!INI. 1601. 251 sime zuffe in poi, nelle quali restò anco sempre al ili sotto, non effettuò altro di buono con le proprie genti. Le quali angustiate dal sito, scompagnate dall’artiglieria, combattute dalla fame, dal freddo e da mille altre incomodità, non giovando a Sua Altezza e consumando sè stesse, alla pace disutili, alla guerra non profittevoli per le forze francesi che prepotenti avevano innanzi e per altri disavvantaggi, comandò il signor Duca, dopo d’essersi infruttuosamente quaranta giorni trattenuto fra i monti, che ripassassero la montagna, come fece la cavalleria in prima, e di poi tutta la fanteria di mano in mano, rimanendo Sua Altezza con l’ultime truppe di spa-gnuoli, fatto di coda capo al suo esercito, per resistere in persona a Ladighiera, il quale occupò di subito il poco sito tenuto già dall’armata di lei, mostrando anco di volerla attaccare in su la ritirala. Stavano già 1500 spagnuoli alloggiati nella terra di Carmagnola, dove fu costretta Sua Altezza d’introdurre questa milizia, se dell’ altre forze del re Cattolico si volle servire, rispetto che la fanteria della Maestà Sua non sarebbe passata seco nella Savoia, se prima non restavano gl’ interessi di lei assicurati con piazza in Piemonte; dove ritornalo il sig. Duca, si distesero poi in su tutto il marchesato, e dentro 1’ altre migliori piazze del paese, tutte le forze del re Cattolico, attendendosi l’esito delle trattazioni dell’ illmo. Legalo, che oltre Monmeliano si vide cadere in su gli occhi ancora il forte di Santa Caterina, il quale poco appresso, a contemplazione dei Ginevrini, fece demolire, come di sopra è detto, il re Cristianissimo. Non stimo a proposito narrare alla Serenità Vostra la quaulità e la varietà de’ pensieri, che nel petto del re di Francia, del re di Spagna e del sig. Duca si agitarono allora. Ben le dirò che il re di Francia voleva la pace, ma con vantaggio ; che i ministri di Spagna giudicarono sempre dover la guerra apportare al loro re maggior beneficio, se non per gli avanzi che potesse fare col Cristianissimo, per quelli che potrebbe conseguire con Sua Altezza guadagnando confine e fortezze dentro il Piemonte. Il signor Duca poi avrebbe in