Di FRAW-ESCO YEKDRAMIN. 1 i>89. 153 il seguito della nobiltà di Francia, è cosa certa che per ritrovarsi Sua Santità inclinata alla paco, nè avendo lei i suoi pensieri (per quanto si va ogni giorno più scoprendo) fuori di questo piano d’Italia, dovrà risolversi facilmente a non dar orecchie agl’interessi di stato degli altri principi. Ma con tutte queste considerazioni, si discorre che non possano mancar in ogni caso le solite afflizioni in quell' infelice regno, e maggiori ancora di quelle che sono state per il passato (quando però con qualche nuovo accidente non s’alterasse lo stato delle cose presenti), perciocché vi concorrono tuttavia, per diverse strade, quasi i medesimi fini che sono concorsi per lo addietro. È il primo fine del duca d’Umena al presente di voler mettere in stato per ogni maniera il Cardinal di Borbone, liberandolo dalle mani del re presente, per fare tuttavia la guerra con l’aiuto dei popoli in virtù di questo ordinario pretesto di religione, mantenendosi sempre armato in campagna con i soliti aiuti, ed aspirando t u 11 a via, con qualche accidente, ad impadronirsi un giorno di quella corona. I fini dei popoli di Francia e delle provincie saranno tuttavia di far acquisto della loro pretesa libertà, valendosi delle rivoluzioni che passano. E il fine del re Cattolico sarà sempre di divider quel regno in provincie, o di procurare almeno che in ogni caso non resti quella corona al re di Navarra, potendo viver Sua Maestà molto ben certa, che prosperando le cose del re suddetto in Francia, per le tante sue pretensioni si prepareranno (almeno per dopo la sua morte) infiniti pericoli alla quiete de' suoi stati e a quella del principe suo figliuolo. Per la qual cosa , quando non segua rottura aperta fra queste due corone (come si teme), dovranno in ogni maniera continuare ed accrescersi le solile guerre civili in quel regno per il fomento che convengono ricever necessariamente da altri principi, come si vede. Stando le cose adunque in questi termini, conviene in ogni modo, per quanto si discorre, che il re presente di Francia, per ben impossessarsi di quella corona, provveda da tutte le parti, quanto gli sia possibile, che vengano tenuti in continuo sospetto, ovvero in manifesto travaglio tutti quelli che gli possono muover guerra ; e particolarmente col 20