222 RELAZIONE DI SAVOJA sieno andati aiuti a quelli contro cui faceva guerra in Provenza ; e perchè gli pare di non essere stimato da’Genovesi come dovria; e perchè per la vicinità degli stati nascono ogni giorno alcune operazioni dall’una e l’altra parte che sono di poco gusto. Dubitano poi i Genovesi delle forze dì S. A., che un giorno possa impadronirsi d’ alcuni de’ loro luoghi, come di Savona, dove ora fabbricano una fortezza inespugnabile. Con il granduca di Toscana vi è quasi aperta inimicizia per l’emulazione che è tra questi due principi, e per gli aiuti che quell’Altezza ha dati a Ladighiera; e se non fossero tanto lontani, sariano anco venuti all’armi, tanto più che gli Spagnuoli hanno fatto molte volle sapere a Sua Al-lezza che il granduca si andava armando con 4000 svizzeri, i quali avevano di già la paga in tanti scudi nuovi della stampa di Francia, e con 4000 alemanni, come scriveva don Guglielmo San Clemente; e che congiunto con questa Serenissima Repubblica avrebbe potuto fare qualche novità. Ricevè anco Sua Altezza grandissima alterazione da quello che fu scritto che il granduca procurasse dall’ imperatore titolo di re: al che si voleva opporre con tutti gli spiriti, sebbene la cosa non ebbe poi altro fondamento. Con Mantova son passate ambasciate per occasione di dar conto e condolersi della morte della duchessa madre di quel principe; ma in elTello per molti accidenti, e in particolare per la pretensione del Monferrato, vi è mala volontà. Nel qual proposito credo che sia bene che V. S. sappia quello che è passato, e molto avanti, e anco ultimamente, circa le intelligenze che Sua Altezza ha avuto sempre in quello stato. Venne sino al tempo del Duca morto un certo chiamalo Sersi, ovvero Seuseri, a trovare il sig. Duca ed offerirgli di dargli nelle mani la città di Casale di Monferrato. S. A. informala del modo che costui aveva di effettuare questa offerta, gli assegnò certa provvisione per lui e per dieci lancie spezzale, e io tratteneva in Torino aspettando qualche buona occasione di far questo effetto. Morì il sig. Duca; appresso auco mancò quel da Casale. Venne un suo figliuolo al sig. Duca presente, e disse: « Io sono informato benissimo del negozio che aveva per le