162 RELAZIONE DI SAVOJA fosse per impadronirsi ben presto di Parigi, e che dovessero poi cadere in un tratto tutte 1'altre città da sè stesse sotto all’obbedienza sua; con che restando Sua Maestà vittoriosa, e con tante forze, si discorreva allora eh’ ella potesse venire subito a’ danni del sig. Duca di Savoia, passando in Italia per la ricuperazione del marchesato di Saluzzo, e per vendicarsi ancora di quell’ offesa sopra gli stati di lui. Nella qual risoluzione, ritrovandosi armata Sua Maestà con tante forze, non avrebbe potuto aver contrasto sufficiente, perciocché ella si sarebbe da sè stessa aperta la strada; nè Tesser ora quella porta d’Italia in mano del sig. Duca di Savoia per la presa del marchesato avrebbe impedito ch’ella non fosse presto riaperta amplìssimamente alla venuta di un numeroso esercito di francesi; i quali sempre che, accomodando in qualche parte le loro dissensioni, si risolvano di venire in Italia, ovvero da sè stessi, ovvero chiamati da altri principi italiani in loro soccorso, non è alcun dubbio che ritroveranno modo di farlo, se ben non tanto facilmente, nè con tanta comodità quanta avrebbono avuta mentre si trovavano padroni del marchesato di Saluzzo; del quale potranno però sforzar tutti i passi, quando si trovino avere più che mediocri forze. E possono ancora venirsene nella Savoia da più d’ una parte, ed entrar ancora per il Delfinato in Piemonte; che sebbene i passi sono alquanto ristretti, si sono però fatti i Francesi, a spese loro, così buoni soldati, e tanto arrischiati per le armi malamente esercitale tra di loro nelle continue sedizioni di Francia, che dovranno esser mollo ben alti ad aprirsi la strada valorosissimamente : e quanto al mancamento delle artiglierie, per la perdita da loro fatta in Carmagnola, bisogna tener per fermo che quei principi che ardissero di chiamarli in Italia non sa-rebbono tanto deboli di forze, che non potessero somministrar loro questa con ogni altra provvisione necessaria per la guerra. Onde altro non par che si ricerchi se non che quel nobilissimo regno si rimetta in qualche parte ( il che è però altrettanto difficile, quanto sarebbe molto necessario ); perciocché il desiderio che ha quell'ardita nazione di venire in Italia (chiamala e non chiamata) le aprirebbe pur troppo la strada da tutte