128 ItKI.AZ- DI SAVOIA DI C. MOLIN. 1583. della sua natura e per la età, il non tralasciare con l’occasioni alcuni complimenti, i quali, salva la dignità pubblica, si possono fare, perchè lo obbligherebbero con maggior affetto a Vostra Serenità; il che per qualche esperienza che n’ho avuto m'è parso mio debito di rappresentar con ogni riverenza al suo ^prudentissimo giudizio. Questo è quanto ho giudicato necessario, dappoi questa ambasceria, di riferire con quella libertà che si conveniva, tutto raccolto o dalla bocca di Sua Altezza e dei principali ministri, o da azioni successe in tempo mio. E così da quanto ho detto delle qualità dell’animo e d’altre particolari circostanze potrà comprendere V. S. che concetto convenga fare di questo principe in quello che,appartenente in qualche parte a lui, possa, nelle occorrenze di questo governo, cader in considerazione; siccome i particolari discorsi fatti di tutto quello in che consistono le suo forze servirà per congetturare che imprese egli fosse bastante ad intraprendere, di chi abbia da assicurarsi o temere, e in che potesse Vostra Serenità disegnar delle cose sue, o Sua Altezza di quelle di questa Serenissima Repubblica. Quel poco, eh’ io ho toccato del governo, darà compimento al buon concetto, che della pietà e grandezza d'animo, e di tutte le qualità degne di principe, si deve avere di questa casa. I pensieri finalmente intorno alle pretensioni, alla neutralità e alla corrispondenza con altri, potranno, congiunti col resto, esser sicuro scandaglio e ferma regola per penetrare con i sapientissimi discorsi di VV. SS. EE. nei fini di tutte le sue azioni (1), (1) Seguita lodando e raccomandando il suo secretario Marcantonio Tor-nimhene, e conclude pregando di poter ritenere una catena d’oro e un anello con tre diamanti, dei quali oggetti era stato presentalo nel suo partire da quella Corte.